Skip to content

Il ruolo delle migrazioni interne nello sviluppo economico delle regioni italiane

L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare il ruolo svolto nell’economia del nostro paese dalle migrazioni interne.
Le problematiche connesse ai flussi migratori in Italia hanno suscitato spesso l’attenzione degli economisti anche e soprattutto in considerazione del fatto che, ancorché di minor intensità, è stato rilevato come il fenomeno nel nostro paese non sia mai cessato, contribuendo a definire le forti disomogeneità tra Nord e Sud che ancora oggi caratterizzano l’economia italiana.
Tale tema ha pertanto sempre rivestito grande importanza nell’analisi del legame tra popolazione e sviluppo delle nostre regioni.
La popolazione è una variabile di tipo stock, per misurare la quale occorre fare riferimento ad un preciso istante nel tempo, come la fine o l’inizio di un anno. Le variabili di tipo flusso alimentano gli stock e per esse si fa riferimento ad un determinato intervallo di tempo.
In un sistema economico chiuso la popolazione è alimentata da un flusso in entrata, la natalità, e da un flusso in uscita, la mortalità. Il saldo netto, che prende il nome di saldo naturale, alimenta pertanto la popolazione nazionale. A livello regionale occorre tuttavia tenere presente anche i flussi migratori da e verso l’estero, nonché i flussi migratori da e verso le altre regioni. A tal fine, risulta importante per comprendere il legame esistente tra migrazioni e sviluppo economico delle nostre regioni cercare di stabilire in che misura gli spostamenti della popolazione da una regione all’altra siano stati nel tempo anche movimenti di capitale umano, intendendo per capitale umano un fattore accrescitivo del fattore lavoro, cioè la capacità professionale di un lavoratore che può essere accresciuta da un investimento in istruzione.Tale analisi risulta peculiare in relazione al nostro territorio, considerando che l’ultimo rapporto annuale della Svimez (l’Istituto per lo sviluppo del Mezzogiorno) ha messo in risalto il fatto che oggi si assiste all’interno del nostro Paese al fenomeno definito come “fuga di cervelli”, ovvero la scelta sempre più frequente nell’ultimo decennio da parte dei giovani che migrano dal Sud verso il Nord d’Italia (ma anche dall’Italia verso l’estero), allo scopo di affrontare il corso di studi universitario lontano dalla propria città d’origine, a cui fa seguito, spesso, la scelta di cercare un primo impiego nella stessa area.Il primo capitolo della mia tesi tratterà della storia delle migrazioni interne nella seconda metà del Novecento. In esso si parlerà dell’evoluzione demografica e dei movimenti interni, in rapporto alle varie fasi storiche e ai vari mutamenti strutturali derivanti dai diversi tassi di crescita dei settori produttivi, i quali hanno subito variazioni diverse nel tempo. Partendo dalla grande migrazione degli anni Cinquanta nel periodo della ricostruzione economica, attraverso l’arresto e la relativa crisi degli anni Settanta, fino alla ripresa dei flussi migratori ai giorni nostri si cercherà di fornire un quadro storico della trasformazione demografica che ha influenzato il nostro Paese e la sua economia e delle relative variazioni avvenute all’interno dei flussi migratori stessi.
Il secondo capitolo è incentrato sull’esposizione della situazione attuale, attraverso l’analisi del rapporto Svimez del 2009. In esso infatti l’Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno ha messo in rilievo come l’insufficiente dotazione di capitale fisso sociale e produttivo nel Mezzogiorno, oltre a lasciare più di una persona su dieci senza lavoro, spinge ogni anno circa 300 mila persone ad abbandonare il Sud per cercare di realizzare le proprie aspettative professionali nel resto del Paese. Di questi circa 120 mila abbandonano definitivamente il luogo di origine; si tratta perlopiù di giovani individui con un buon livello di scolarizzazione. In una fase di forte calo della natalità, la fuoriuscita di giovani in età riproduttiva vedrà il Sud dagli attuali 20,8 milioni di abitanti, diminuire in un ventennio, (secondo il rapporto), a 19,3 milioni, e vedrà crescere considerevolmente il peso delle classi anziane. Ciò non potrà non avere ripercussioni sui modelli di consumo che tenderanno a deprimere la dinamica della domanda interna aggregata, con inevitabili riflessi negativi sul sistema produttivo locale.Nel capitolo successivo verrà pertanto fornito un “supplemento” alla lettura del rapporto Svimez analizzato nel capitolo precedente, attraverso l’analisi delle verifiche empiriche di alcuni autori, per comprendere il contenuto di capitale umano incorporato nei flussi migratori interregionali italiani e per valutare se tali flussi siano la risposta di mercato ai differenziali di produttività e crescita economica.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Il ruolo delle migrazioni interne nello sviluppo economico delle regioni italiane Introduzione L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare il ruolo svolto nell’economia del nostro paese dalle migrazioni interne. Le problematiche connesse ai flussi migratori in Italia hanno suscitato spesso l’attenzione degli economisti anche e soprattutto in considerazione del fatto che, ancorché di minor intensità, è stato rilevato come il fenomeno nel nostro paese non sia mai cessato, contribuendo a definire le forti disomogeneità tra Nord e Sud che ancora oggi caratterizzano l’economia italiana. Tale tema ha pertanto sempre rivestito grande importanza nell’analisi del legame tra popolazione e sviluppo delle nostre regioni. La popolazione è una variabile di tipo stock, per misurare la quale occorre fare riferimento ad un preciso istante nel tempo, come la fine o l’inizio di un anno. Le variabili di tipo flusso alimentano gli stock e per esse si fa riferimento ad un determinato intervallo di tempo. In un sistema economico chiuso la popolazione è alimentata da un flusso in entrata, la natalità, e da un flusso in uscita, la mortalità. Il saldo netto, che prende il nome di saldo naturale, alimenta pertanto la popolazione nazionale. A livello regionale occorre tuttavia tenere presente anche i flussi migratori da e verso l’estero, nonché i flussi migratori da e verso le altre regioni. 2

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

capitale umano
crescita economica
divari storici
flussi migratori
fuga di cervelli
italia
meridione
migrazioni
migrazioni interne
movimenti interregionali
popolazione e migrazioni
rapporto svimez
ruolo delle migrazioni
saldo naturale
settentrione
sviluppo economico
teorie sulle migrazioni

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi