La misura della procrastinazione: una breve rassegna
In un mondo frenetico che impone ritmi e obiettivi sfidanti capita spesso di rimandare impegni importanti, commissioni, compiti o attività che richiederebbero per la loro esecuzione anche solo pochi minuti.
Promesse non mantenute, obiettivi non raggiunti, lavoro rimandato sono queste le caratteristiche di un fenomeno che lentamente si sta diffondendo: la procrastinazione, ovvero la tendenza massiva, generale o settoriale, a rinviare al domani attività che dovrebbero essere svolte al momento.
Diverse sono le possibili conseguenze della messa in atto di comportamenti di questo tipo.
Il costante rimandare le cose da fare può, infatti, in alcuni casi diventare fonte di stress per l’individuo.
Ad esempio, l’impedimento a raggiungere gli obiettivi prefissati può minare il livello di autostima, suscitare sentimenti di inadeguatezza, di incapacità e di frustrazione provocando spesso reazioni ansiogene.
La procrastinazione è un fenomeno complesso e talvolta sottovalutato che da sempre ha caratterizzato la vita degli uomini.
È stato studiato nel tempo come un comportamento schivo e disfunzionale che, in ultima analisi, si traduce in risultati indesiderabili.
Procrastinare 1’azione significa rimandarla nel tempo, o non eseguirla, anche se sarebbe nel proprio interesse svolgerla.
Questo comportamento implica una dispersione di tempo e induce gli individui a lavorare sotto forte pressione temporale.
Se, infatti, per alcuni individui procrastinare equivale a un ritardo occasionale o sporadico, per altri rappresenta un vero e proprio stile di vita.
Essendo, quindi, la procrastinazione un comportamento ormai diffuso che negli ultimi anni ha suscitato notevole interesse all’interno della comunità scientifica, questo lavoro, dopo una prima parte di illustrazione del fenomeno, ha avuto l’obiettivo di approfondire le conoscenze sugli strumenti maggiormente impiegati per la sua rilevazione e misurazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Imma Fiume |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Francesco Di Nocera |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
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