Il regime giuridico di utilizzazione del Nilo tra accordi coloniali e cooperazione tra Stati Rivieraschi
La presente trattazione ha ad oggetto la ricostruzione delle regole giuridiche che il diritto internazionale appronta per la materia di utilizzo dei corsi d'acqua condivisi da duo o più Stati per finalità differenti dalla navigazione, riservando, in tale contesto, peculiare attenzione al regime di utilizzazione delle acque del fiume Nilo.
La condivisione di una risorsa da parte di una molteplicità di soggetti rende indispensabile, nel caso di limitatezza di detta risorsa, l’adozione di un valido criterio per la relativa utilizzazione. Questa considerazione trova una simmetrica applicazione alla materia dei corsi d’acqua internazionali.
L’ambito di intervento del diritto internazionale, pertanto, consiste proprio nell’individuazione di un criterio valido e certo da seguire nell’utilizzazione del fiume condiviso da più Stati.
Tuttavia, l’evoluzione e la graduale affermazione di un criterio unico e certamente applicabile ha risentito, inizialmente degli interessi “particolari” degli Stati.
Infatti, è innegabile che la stessa struttura fisica di un corso d’acqua internazionale favorisca il “particolarismo” degli interessi delle parti che lo condividono. Si faccia, in tal senso, una considerazione elementare, ma altresì condizionale alla comprensione: un corso d’acqua, secondo uno schema lineare e semplicistico, presenta un punto di partenza ed un punto di arrivo. Tali locazioni possono esaurirsi all’interno del territorio di uno Stato ovvero di più Stati. In questa seconda direzione, si consideri che l’acqua del fiume, rinnovandosi costantemente in forza del proprio ciclo idrologico, passa da uno Stato all’altro con un movimento continuo. Si presenta, infatti, come un elemento fisico unitario, suscettibile di trasmettere le variazioni quantitative e qualitative da un punto all’altro del bacino: gli effetti di un determinato uso dell’acqua in un punto del fiume, infatti, potranno avvertirsi a notevole distanza a valle di quel medesimo fiume.
E’ inevitabile, in tal senso, una certa interdipendenza degli Stati che condividono un medesimo bacino. E’ ovvio, infatti, che qualora lo Stato a monte, ove prende avvio il corso del fiume, decida di effettuare una diversione del corso medesimo, gli effetti di tale attività si produrranno, da un punto di vista quantitativo, sullo Stato a valle, ove il fiume esaurisce il suo cammino.
Ne consegue la centralità delle relazioni tra Stati diversi nella materia di utilizzo. Tali relazioni potranno essere informate da un principio di anarchia, intesa come assenza di diritto certo ed applicabile alla fattispecie, dacchè ogni utilizzazione sarà considerata lecita, anche ove privi sostanzialmente della propria risorsa taluno dei titolari , ovvero da un principio giuridico di certa applicazione: da una regolamentazione che si imponga come vincolante per i cointeressati. Tale regolamentazione necessiterà del consenso delle parti, onde acquisire la forza di legge tipica di un contratto. In assenza di tale consenso, sarà giocoforza da parte degli Stati richiamarsi a schemi “giuridici” che li tutelano, ovvio variabili asseconda della posizione stessa dello Stato come a monte o a valle di un fiume ovvero di altre considerazioni difficilmente inquadrabili aprioristicamente.
In effetti, ogni fiume presenta una propria individualità, essendo caratterizzato da certe particolarità geografiche, geomorfiche ed idrologiche. Cosicché, la materia appare segnata da una forte relatività spaziale e temporale in merito ai criteri elaborati dagli Stati per lo sfruttamento del fiume comune.
Complessa è stata, in tal senso, l’opera di individuazione dei principi generali della materia, in quanto si è trattato di tenere conto delle differenti soluzioni elaborate nei diversi contesti, estraendone elementi comuni, sui quali è parso indubbio il consenso della Comunità Internazionale nel suo complesso, ergo la loro forza vincolante in quanto diritto consuetudinario.
Il diritto internazionale di utilizzo del corso d’acqua condiviso da due o più Stati per finalità differenti dalla navigazione, pertanto, sarà chiamato a risolvere, più che i problemi tecnici inerenti ad ogni singola utilizzazione, i conflitti esistenti tra differenti utilizzazioni e differenti utilizzatori.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Stefano Genick |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Roberto Barsotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 311 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi