"I liceali" e "Gossip Girl": il teen drama e le sue caratteristiche drammaturgiche ed etiche
L’intento di questo elaborato è quello di analizzare in profondità una delle forme testuali più importanti delle trasmissioni televisive, la fiction, e in particolare il genere del teen drama. Nella seconda metà degli anni Settanta, con l’affermarsi delle emittenti private e la nascita del duopolio Rai/Mediaset, il flusso dell’offerta si allarga per l’aumento delle reti, ma anche per l’ampliarsi dell’orario di programmazione che copre l’intera giornata. I dati Auditel dimostrano come il genere televisivo della fiction goda da diversi anni di un grande successo di pubblico tanto che, pur essendo presente fin dalla nascita della televisione, non ha mai accusato neanche il minimo sentore di una disaffezione da parte dei telespettatori. Una larga parte della sua attrattiva è probabilmente l’abilità di evocare l’intero spettro delle emozioni umane: distrarre la mente, dare speranza in momenti di sconforto, far ridere, lasciarsi trasportare dalle emozioni.miniserie e film Tv si inseriscono costantemente nelle classifiche dei programmi più seguiti , diventando di fatto il fiore all’occhiello e il biglietto da visita delle singole reti.
La miniserie, il formato più breve della fiction, occupa una posizione di vertice (dal punto di vista delle risorse, ma anche da quello dell’apprezzamento del pubblico e del prestigio culturale), a dispetto del dilagare dei formati di serialità media e lunga. Questo particolare tipo di prodotto è quello che più di ogni altro si apparenta alla produzione cinematografica. La distinzione tra le miniserie formate da 4/6 episodi della durata di 90-100’, e la cosiddetta “serie all’italiana”, dai 4 agli 8 episodi di 90-100’ ognuno, risiede nel fatto che la miniserie, come un film che si dispieghi su una durata molto ampia, si concentra su di un racconto che non si chiude alla fine di ogni episodio, ma può essere pienamente compreso e apprezzato solo nell’arco di tutte le parti, contrariamente alla serie all’italiana che, pur dando grande peso alle “linee orizzontali” , presenta anche una “storia di puntata” che si conclude all’interno del singolo episodio. La miniserie italiana si distingue dalla “serialità americana”, che si riferisce alle fiction che rientrano nella categoria delle cosiddette long running series. Questa qualifica può essere intesa riferirsi alla “serialità media”, per distinguerla, da un lato, dalle produzioni a corto raggio come film Tv, miniserie e serie all’italiana e, dall’altro, da quelle a raggio lunghissimo, come soap opera o telenovelas. Che si tratti di drama della durata di 50’, oppure di sit-com con episodi del formato di 25’, la stagione di una long running series consta di 22 episodi. Sono produzioni che, in caso di successo, possono superare la soglia delle dieci annate, e la loro forza risiede, oltre che nel dispendio, spesso sontuoso, di mezzi spettacolari, nella tecnica di sceneggiatura. Come esempi delle due diverse modalità narrative e strutturali, in questo elaborato si è scelto di analizzare due serie televisive: la miniserie italiana “I Liceali” e la serie americana “Gossip Girl”, entrambe appartenenti al genere del teen drama, un tipo di racconto che narrando storie di giovani ragazzi vuole esporre problemi, gioie e speranze dell’universo giovanile, il tutto generalmente all’interno di un’ambientazione scolastica, liceale, ma anche universitaria. Nonostante appartengano allo stesso genere, le due fiction analizzate in questo elaborato si differenziano molto, sia dal punto di vista tematico che strutturale, e rispecchiano due diversi metodi di “fare” sceneggiatura, quello italiano e quello americano.
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Informazioni tesi
Autore: | Marianna Villani |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale |
Relatore: | Lorenzo Farsi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 164 |
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FAQ
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