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Lettera di François Philippe Brunck a Girolamo Pompei

Introduzione

Presso la Biblioteca Civica di Verona, si trova una lettera scritta da Richard François Philippe Brunck e indirizzata a Girolamo Pompei, ancora inedita.
Si tratta di un foglio doppio scritto sulle prime tre facciate, inserito nel “Carteggio Girolamo Pompei” (carteggi b. 97) che contiene versioni manoscritte di alcune opere e lettere scritte e ricevute dal Pompei. In particolare la busta dedicata alle lettere di/a Pompei è catalogata b. 97.6.
Essa contiene, oltre all’epistola presa in esame, un biglietto scritto da Giuseppe Torelli; una lettera scritta dal Pompei stesso e altre tre lettere a lui indirizzate da Paolo Maria Paciaudi, Francesco Angiolini e Clementino Vannetti; la busta si chiude con fascicolo contenente quattro sonetti scritti da Pompei, una canzone, alcuni appunti e un sonetto dedicato al Pompei.
L’epistola del Brunck è in lingua francese e reca la data e il luogo in cui è stata scritta: Strasburgo 11 dicembre 1779.
Le informazioni che presenterò in questo elaborato hanno lo scopo di chiarire e commentare il testo della lettera qui, per la prima volta, trascritta.

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1 Introduzione Presso la Biblioteca Civica di Verona, si trova una lettera scritta da Richard François Philippe Brunck e indirizzata a Girolamo Pompei, ancora inedita.1 Si tratta di un foglio doppio scritto sulle prime tre facciate, inserito nel “Carteggio Girolamo Pompei” (carteggi b. 97) che contiene versioni manoscritte di alcune opere e lettere scritte e ricevute dal Pompei. In particolare la busta dedicata alle lettere di/a Pompei è catalogata b. 97.6. Essa contiene, oltre all’epistola presa in esame, un biglietto scritto da Giuseppe Torelli;2 una lettera scritta dal Pompei stesso e altre tre lettere a lui indirizzate da Paolo Maria Paciaudi, Francesco Angiolini e Clementino Vannetti;3 la busta si chiude con fascicolo contenente quattro sonetti scritti da Pompei, una canzone, alcuni appunti e un sonetto dedicato al Pompei.4 L’epistola del Brunck è in lingua francese e reca la data e il luogo in cui è stata scritta: Strasburgo 11 dicembre 1779. Le informazioni che presenterò in questo elaborato hanno lo scopo di chiarire e commentare il testo della lettera qui, per la prima volta, trascritta. 1 Biblioteca Civica, via Cappello, 43, 37121 Verona. 2 Giuseppe Torelli (1721-1781), veronese, celebre matematico e umanista. Laureato in legge a Padova, Torelli dedicò in realtà le sue migliori energie intellettuali alla geometria e all’idraulica. Occupò i suoi otia anche con nobili esercitazioni letterarie: tradusse in endecasillabi il primo libro dell’Eneide e intervenne poi su un paio di passi controversi del Purgatorio dantesco e confutò l’antidantismo di Bettinelli e di Voltaire. Vittorio Alfieri e Ippolito Pindemonte nella Verona del Settecento, atti del convegno di studi Verona, 22-24 settembre 2003, a cura di Gian Paolo Marchi e Corrado Viola, edizioni Fiorini, Verona, 2005, p.32. 3 Paolo Maria Paciaudi (1710-1785) fu religioso, archeologo, epigrafista e letterato. Nel 1761 raggiunse la corte del duca Filippo di Borbone a Parma, dove fondò la Reale Biblioteca (oggi Palatina), di cui fu direttore fino al 1774. G.B. CORNIANI, S. TICOZZI, I secoli della letteratura italiana dopo il suo risorgimento, Milano, Vincenzo Ferrario, 1843, t. 2, p. 614. Francesco Angolini nacque a Piacenza nel 1750, entrò nell’ordine dei gesuiti nel 1765 e compì i propri stusi accademici nella città natale e a Bologna. Morì nel 1788 a Polock nella Russia Bianca. A. ASOR ROSA, Gli autori: dizionario bio- bibliografico e indici, Torino, Einaudi, 1991, v. 8, p. 87. Clementino Vannetti nacque a Rovereto il 14 novembre 1754, figlio dei letterati Giuseppe Valeriano e Bianca Laura Saibante. Fu appassionato studioso dei classici latini ed elegante scrittore in italiano e latino. Tenne corrispondenza con vari famosi letterati d’Italia, tra i quali il Pompei e il Parini. Numerose furono le sue pubblicazioni di prose letterarie e di poesie, anche in lingua latina. Morì il 13 marzo 1795. A. CESARI, Vita del cavaliere Clementino Vannetti, Verona, Merlo, 1818, pp. 5 e ss.; 124-125 4 http://www.cresverona.it/print.php?mod=02_Inventario%20manoscritti/01_Biblioteca%20Civica

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