Alla riscoperta dei territori del Medio Brenta. Percorsi di turismo sostenibile
La Regione Veneto è una terra ricchissima d’acqua, dove essa si presenta in una grande varietà di forme: l’acqua salmastra della laguna, quella dolce delle risorgive e quella vitale e talvolta irruenta dei fiumi che attraversano tutta la pianura.
Nel cuore del si snoda il fiume Brenta che, nato nella Provincia di Trento, scorre incassato tra i monti della Valsugana e nel Canale di Brenta, per giungere poi in pianura dove ingloba in sé le acque di risorgiva raccolte tra l’alta e la bassa pianura, per andare infine a sfociare a sud di Venezia. Il territorio che costeggia le sue rive è stato assiduamente lavorato dall’uomo, che l’ha bonificato, vi ha costruito rogge ed impiantato attività artigianali ed industriali; nonostante ciò il rapporto uomo-Brenta nel corso dei secoli ha sempre mantenuto un certo equilibrio. La Repubblica di Venezia è stata maestra in questo, poiché ha sempre posto sotto tutela non solo la laguna e i fiumi principali, ma l’intero territorio ad essi relativo. Questa integrazione vecchia di secoli è ora fortemente in pericolo a causa dalle attività industriali sviluppatesi nella seconda metà del Novecento, che corrodono le rive del Brenta e ne avvelenano le acque. Senza tener conto che le veloci trasformazioni a cui è soggetta la società d’oggi sono del tutto incompatibili con i ritmi della natura che, per modificarsi e ripristinare l’equilibrio, impiega decine e a volte centinaia d’anni. In particolare il territorio del medio Brenta, sul quale intende focalizzarsi questo elaborato, è stato oggetto di gravi devastazioni che in molte parti hanno stravolto il paesaggio esistente. La forte antropizzazione delle aree circostanti il fiume e i numerosi impianti di escavazione che sono stati aperti lungo l’alveo hanno creato problemi di non facile soluzione (abbassamento dell’alveo, inquinamento delle falde..). Ciò nonostante le tracce del legame che un tempo univa le attività dell’uomo e le caratteristiche naturali dell’ambiente in cui egli viveva, permangono ancora in alcune aree, lungo le rive e nell’immediato entroterra. Queste appaiono a noi uomini del XXI secolo non solamente come testimonianze delle popolazioni che ci hanno preceduto, ma assumono un forte valore simbolico in quanto testimonianze del nostro passato e incarnazioni di una memoria collettiva che non possiamo permetterci di perdere. L’imperativo è quindi la tutela, che non deve però essere semplicemente un’attività legislativa volta a mantenere immobile ciò che è rimasto, ma dev’essere prima di tutto una riscoperta di quei valori perchè non è possibile tutelare al meglio una cosa che non si conosce. Il desiderio e la necessità di conservare e rispettare questi luoghi dev’essere parte di ogni persona che li abiti o li vada a visitare.
In questo ci può aiutare il turismo sostenibile, un nuovo modo di fare turismo che rispetta le ricchezze del luogo con il quale si entra in contatto. Il termine, nato negli anni Novanta del secolo scorso, nel suo significato più ampio comprende la salvaguardia non solamente dell’equilibrio ambientale, ma anche della popolazione locale e delle tradizioni che ne fanno parte. Applicato al medio Brenta esso vuol dire protezione dell’ambiente e delle ricchezze naturalistiche ma anche di tutte quelle pratiche tradizionali che sono ancora in uso: i prati stabili, l’irrigazione per scorrimento, la fruizione ricreativa del fiume, la balneazione fluviale ecc...
Un turismo di questo tipo permette molteplici ‘modi di vivere il territorio’: il turismo equestre, il cicloturismo, le escursioni a piedi o con la canoa, ma anche con i pattini o lo skateboard. Tutte pratiche includono in sé spostamenti non inquinanti, con una salutare attività fisica che di questi tempi non può che far bene all’interno di una vita che si caratterizza sempre più all’insegna della sedentarietà.
Dopo essere venuta a conoscenza di tutto ciò ed abitando in questi luoghi, ho pensato di proporre degli itinerari ciclabili nell’immediato entroterra del medio Brenta, che facessero riscoprire ai Padovani le loro origini e le ricchezze del territorio in cui vivono. Inoltre, essi possono costituire un valido ed insolito approccio a quanti desiderano conoscere la Regione Veneto e hanno piacere di farlo attraverso un inusuale punto di vista .
Ho ideato degli itinerari il più possibile lontano dalle zone soggette a traffico motorizzato; per questa ragione ho escluso di proposito il transito sui ponti di collegamento tra le sponde del Brenta, andando ad individuare due itinerari: quello destra Brenta e quello sinistra Brenta. Ho però ritenuto utile segnalare le strade per congiungerli in modo da rendere possibile percorsi più brevi a chi lo desideri. Sono contenute, inoltre, indicazioni su bed and breakfast e agriturismi della zona, così da poter rendere questo elaborato direttamente spendibile sul territorio, magari in sella ad una bicicletta, in una giornata di primavera.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Laura Caron |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Maria Luisa Gazerro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 93 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il turismo fluviale in Europa: problematiche e prospettive in Italia
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi