Scavo meccanizzato di gallerie: previsione della qualità del marino nell’ottica del suo riutilizzo
I grandi progetti di opere pubbliche attualmente in fase di progettazione o realizzazione destinati alla movimentazione di merci o persone, sono sempre più spesso realizzati in galleria per diminuire gli impatti sul territorio.
Vi sarà dunque nei prossimi anni una grande quantità di aggregati da valorizzare come risorsa e non come rifiuto, grazie anche alla nuova legislazione italiana riguardante il materiale proveniente dallo scavo di gallerie riutilizzabile come sottoprodotto per reinterri, rilevati, rimodellazioni , riempimenti o nei processi industriali in sostituzione dei materiali di cava.
Una grande quantità di questo materiale sarà ottenuto da scavi meccanizzati ed in particolare mediante l’uso di TBM, vista la loro velocità di avanzamento; per questo motivo negli ultimi anni si stanno effettuando studi riguardo sia le caratteristiche del marino ottenibile con queste macchine sia la possibilità di un suo riutilizzo.
In questa tesi si è effettuato uno studio sulla possibilità di correlare la penetrazione dei dischi nella roccia prevista dai più utilizzati modelli previsionali riguardo appunto la penetrazione con la distribuzione granulometrica del marino escavato, caratteristica che condiziona il riuso del materiale ed un eventuale impianto di trattamento.
Si è inoltre valutata la possibilità di riutilizzo del materiale proveniente dal cunicolo esplorativo Aica del Tunnel di Base del Brennero, attualmente in fase di realizzazione con TBM, come aggregato per il calcestruzzo.
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Informazioni tesi
Autore: | Maurizio Pepino |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Pierpaolo Oreste |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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