Piero Gobetti ed il suo tempo

L’intento di questo lavoro è analizzare in profondità il pensiero di un grande personaggio nella nostra storia politica che è sconosciuto ai più ma che, grazie alle sue preziose seppur poche opere, ha segnato profondamente gli intellettuali italiani di tutto il ventesimo secolo.
La nostra panoramica parte dal contesto storico in cui Gobetti operò, tentando di analizzare quali sono stati i caratteri del suo tempo che maggiormente hanno influito sulla sua produzione e sulla sua personalità così particolare e diversa da quella di molti altri giovani della sua età.
Nell’andare avanti nel nostro lavoro abbiamo incontrato “l’uomo” Gobetti ( in particolare leggendo la sua biografia) e siamo rimasti profondamente affascinati da certi aspetti del suo carattere, quali la sua precocità, il suo interesse per lo studio, ma soprattutto questa sua continua tensione verso il miglioramento di sé, questo suo continuo mettere in discussione se stesso, le sue teorie, le affermazioni sue e dei suoi autorevoli maestri quali, per esempio, Salvemini.
Successivamente ci siamo soffermati su uno degli argomenti portanti dell’opera di Gobetti, ossia la revisione del Rinascimento che lui considerò come una rivoluzione mancata per il fatto che fu una rivoluzione partita dall’alto, da una classe dirigente che non seppe sviluppare gli ideali di libertà ed indipendenza ma che rimase imbrigliata in soffocanti logiche di servilismo e clientelismo, ma che soprattutto non seppe rompere i legami con il passato, con l’aristocrazia latifondista e sopratutto con la chiesa cattolica, che non faceva altro che perpetuare vecchi schemi assolutistici.
L’ultimo capitolo lo abbiamo dedicato a Gobetti liberale, o meglio, abbiamo voluto capire che cosa vuol dire essere liberale per il nostro autore, ma soprattutto abbiamo voluto sottolinearne l’attualità del suo pensiero nella società di oggi cercando di coglierne un insegnamento per il futuro affinché leggendo gli errori della storia si possa migliorare il presente.