Skip to content

La socializzazione organizzativa

La questione della diffusione del lavoro precario e dell’eccessivo sfruttamento di una flessibilità contrattuale tutta a vantaggio dei datori di lavoro è da pochi anni al centro dell’attenzione della società italiana. Purtroppo, per svariate ragioni, la ricerca in psicologia non è ancora al passo con questo fenomeno che interessa una parte di popolazione sempre più consistente, sebbene la necessità di comprenderne meglio le cause, le dinamiche e gli effetti sia diventata una prerogativa essenziale al fine di realizzare strumenti e modelli efficaci nella prevenzione, nella comprensione e nell’ attenuazione degli effetti più degradanti di questo fenomeno. Sebbene concettualmente ed empiricamente validi, gli studi finora pubblicati sulla socializzazione organizzativa oggi risultano abbastanza obsoleti e estranei alle complesse caratteristiche del mercato del lavoro, spesso rivelandosi totalmente inapplicabili. In fondo gli sforzi della ricerca dovrebbero aspirare al benessere psicosociale dell’individuo e quindi dell’organizzazione, e indirettamente sensibilizzare al rispetto di uno dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana, il diritto al lavoro e di conseguenza il diritto alla famiglia e alla realizzazione di sé.
Questo lavoro si incentra sull’analisi di alcuni aspetti della socializzazione organizzativa fortemente interessati dalla diffusione del lavoro precario che mettono parzialmente in discussione i modelli finora prodotti e le metodologie utilizzate. Nella prima parte viene presentato a grandi linee l’argomento della socializzazione organizzativa, sottolineando le categorie di variabili subordinate a questo processo. Inoltre vengono brevemente esposti i punti più salienti degli studi finora pubblicati sulla ricerca di informazioni nelle organizzazioni, con particolare enfasi sui lavori di Ashford (1986) e Miller e Jablin (1991). Nel secondo capitolo si è scelto di trattare in modo più esteso alcuni celebri articoli indispensabili per la comprensione critica dei processi di socializzazione organizzativa, fornendo una prospettiva storica essenziale sebbene un po’ limitata. In particolare viene effettuata un’accurata analisi dei contributi sugli input organizzativi, individuando gli aspetti più rilevanti per l’argomento trattato in questo lavoro. Il capitolo si conclude con il resoconto di un modello incentrato sugli antecedenti degli outcomes (ovvero il prodotto ultimo, il risultato della socializzazione organizzativa), completato dalla presentazione di alcuni contributi teorici integrativi. Infine, nel terzo capitolo il fenomeno del precariato viene descritto e quantificato utilizzando dati estratti da indagini dell’ISTAT. Alcune delle variabili considerate nei precedenti capitoli vengono messe in relazione con il fenomeno del precariato, sottolineando come il contesto di riferimento sia cambiato radicalmente, o come alcuni aspetti tralasciati dalla ricerca perché dati per scontati ora sono mutati profondamente e meritano di essere riconsiderati. In altre parole, la massiccia diffusione del precariato mette in discussione alcuni assunti di base della socializzazione organizzativa rendendo necessaria una profonda riflessione sulle finalità ultime della ricerca e sull’applicabilità delle teorie ad oggi prodotte.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
2 Introduzione La questione della diffusione del lavoro precario e dell’eccessivo sfruttamento di una flessibilità contrattuale tutta a vantaggio dei datori di lavoro è da pochi anni al centro dell’attenzione della società italiana. Purtroppo, per svariate ragioni, la ricerca in psicologia non è ancora al passo con questo fenomeno che interessa una parte di popolazione sempre più consistente, sebbene la necessità di comprenderne meglio le cause, le dinamiche e gli effetti sia diventata una prerogativa essenziale al fine di realizzare strumenti e modelli efficaci nella prevenzione, nella comprensione e nell’ attenuazione degli effetti più degradanti di questo fenomeno. Sebbene concettualmente ed empiricamente validi, gli studi finora pubblicati sulla socializzazione organizzativa oggi risultano abbastanza obsoleti e estranei alle complesse caratteristiche del mercato del lavoro, spesso rivelandosi totalmente inapplicabili. In fondo gli sforzi della ricerca dovrebbero aspirare al benessere psicosociale dell’individuo e quindi dell’organizzazione, e indirettamente sensibilizzare al rispetto di uno dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana, il diritto al lavoro e di conseguenza il diritto alla famiglia e alla realizzazione di sé. Questo lavoro si incentra sull’analisi di alcuni aspetti della socializzazione organizzativa fortemente interessati dalla diffusione del lavoro precario che mettono parzialmente in discussione i modelli finora prodotti e le metodologie utilizzate. Nella prima parte viene presentato a grandi linee l’argomento della socializzazione organizzativa, sottolineando le categorie di variabili subordinate a questo processo. Inoltre vengono brevemente esposti i punti più salienti degli studi finora pubblicati sulla ricerca di informazioni nelle organizzazioni, con particolare enfasi sui lavori di Ashford (1986) e Miller e Jablin (1991). Nel secondo capitolo si è scelto di trattare in modo più esteso alcuni celebri articoli indispensabili per la comprensione critica dei processi di socializzazione organizzativa, fornendo una prospettiva storica essenziale sebbene un po’ limitata. In particolare viene effettuata un’accurata analisi dei contributi sugli input organizzativi, individuando gli aspetti più rilevanti per l’argomento trattato in questo lavoro. Il capitolo si conclude con il resoconto di un modello incentrato sugli antecedenti degli outcomes (ovvero il prodotto ultimo, il risultato della socializzazione organizzativa), completato dalla presentazione di alcuni contributi teorici integrativi. Infine, nel terzo capitolo il fenomeno del precariato viene descritto e quantificato utilizzando dati estratti da indagini dell’ISTAT. Alcune delle variabili considerate nei precedenti capitoli vengono messe in relazione con il fenomeno del precariato, sottolineando come il contesto di riferimento sia cambiato radicalmente, o come alcuni aspetti tralasciati dalla ricerca perché dati per scontati ora sono mutati profondamente e meritano di essere riconsiderati. In altre parole, la massiccia diffusione del precariato mette in discussione alcuni assunti di base della socializzazione organizzativa rendendo necessaria una profonda riflessione sulle finalità ultime della ricerca e sull’applicabilità delle teorie ad oggi prodotte.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Jannis Demetrio Genco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Maria Luisa Farnese
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

autoefficacia
commitmenti
cultura organizzativa
fattori di socializzazione
fattori organizzativi
informazioni
input organizzativo
job burnout
modello organizzativo
organizzazioni
outcomes
performance
precariato
psicologia del lavoro
psicologia delle organizzazioni
self-efficacy
socializzazione
socializzazione organizzativa
task identity
tattiche
tattiche di socializazzione organizzativa
van maanen schein
variabili organizzative

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi