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Diagnostica di laboratorio della malattia tubercolare: esame microscopico, esame colturale e biologia molecolare

La tubercolosi è un’infezione batterica causata da Mycobacterium tubercolosis e caratterizzata da un’accentuata iper-sensibilità cellulo-mediata e dalla formazione di granulomi nei tessuti infetti. La sede classica della malattia è il polmone, ma possono essere colpiti anche altri organi; in assenza di un trattamento efficace nelle fasi attive della malattia si assiste ad una cronica progressione della malattia con esito infausto [Isselbacher et al. 1995].
Prima del 1950, le persone erano ben consapevoli di cosa significasse la tubercolosi, poichè questa malattia rappresentava la causa primaria di sofferenza e morte nelle persone di qualsiasi età. Durante gli anni ’50 e ’60, in tutti i paesi sviluppati è stata condotta un’efficace campagna volta all’eradicazione della tubercolosi, tramite l’utilizzo del test della tubercolina, esami radiografici ed alla somministrazione di antibiotici anti-tubercolari [Perry et al. 2004].
Questo non si è, però, verificato in molte nazioni povere. In alcuni paesi si stima che i nuovi casi siano almeno 400 per 100 000 abitanti all’anno e, come si osserva in America Settentrionale ed in Europa, miseria e tubercolosi vanno di pari passo. Inoltre, l’abbondante e poco controllato utilizzo di antibiotici antitubercolari, ha fatto sì che emergessero ceppi resistenti ai farmaci, (resistenze singole e crociate), che risultano così essere molto difficili da trattare dal punto di vista farmacologico e responsabili delle patologie note come Mdr ed Xdr-Tb (Multi-drug resistant e Extensively-drug resistant tubercolosis) [Matteelli et al. 2007].
Nel 1991 negli Stati Uniti sono stati segnalati 26 283 casi di tubercolosi, e l’incidenza è andata aumentando dal 1985 in poi (incremento del 15,8% in cinque anni). Nel Nord America come in Europa, la tubercolosi tende ad essere una malattia degli anziani (spesso diffusa in ricoveri e case di riposo), dei più poveri, delle minoranze etniche e dei pazienti con AIDS.
[Isselbacher et al. 1995].
La ricomparsa della malattia nei paesi sviluppati è principalmente dovuta al turismo,ad esuli e persone in cerca di lavoro provenienti dai paesi poveri, ignari di avere la malattia [Perry et al. 2004].
Nelle aree ad elevata prevalenza, la tubercolosi colpisce in modo analogo sia le zone rurali, che quelle urbane.
Nei paesi dove l’infezione da HIV è endemica, la tubercolosi solitamente è la più importante causa singola di morbosità e mortalità dei pazienti con AIDS.
In base ad una stima ragionevole dell’ampiezza del problema, si può affermare che circa un terzo della popolazione mondiale è entrato in contatto con M. tubercolosis, che vi sono 30 milioni di casi di malattia attiva, che ogni anno si verificano 10 milioni di nuovi casi e che 3 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa della tubercolosi.
Questa malattia è verosimilmente causa del 6% di tutti i decessi che si verificano nel mondo. [Isselbacher et al. 1995].
Si calcolano 8,8 milioni di nuovi casi all’anno, concentrati per il 60% in Asia ed il 28% in Africa.
I soggetti extracomunitari risultano anche essere portatori di micobatteri non tubercolari, detti atipici o MOTT (Mycobacteria Other Than Tubercular), solitamente opportunisti, che però in soggetti debilitati o con sistema immunitario depresso, sono in grado di dare patologie, più frequentemente a carico del sistema respiratorio.
Questa situazione ha, quindi, reso nuovamente necessari meticolosi metodi diagnostici per la ricerca dei micobatteri.
In questo lavoro sono stati analizzati mediante tecniche microscopiche, colturali e molecolari, i campioni biologici di pazienti interni ed esterni pervenuti in otto mesi (da novembre 2006 a giugno 2007) presso la sezione di Microbiologia dell’U.O. di Patologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate (Bg).
L’indagine è stata condotta su diversi materiali biologici, quali: espettorato, bronco-lavaggio, bronco-aspirato, liquido pleurico, urine, liquido ascitico, liquido pericardico, liquor, pus, materiale da ago- aspirato e biopsie.

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Riassunto La tubercolosi Ł un infezione batterica causata da Mycobacterium tubercolosis e caratterizzata da un accentuata iper-sensibilit cellulo-mediata e dalla formazione di granulomi nei tessuti infetti. La sede classica della malattia Ł il polmone, ma possono essere colpiti anche altri organi; in assenza di un trattamento efficace nelle fasi attive della malattia si assiste ad una cronica progressione della malattia con esito infausto [Isselbacher et al. 1995]. Prima del 1950, le persone erano ben consapevoli di cosa significasse la tubercolosi, poichŁ questa malattia rappresentava la causa primaria di sofferenza e morte nelle persone di qualsiasi et . Durante gli anni 50 e 60, in tutti i paesi sviluppati Ł stata condotta un efficace campagna volta all eradicazione della tubercolosi, tramite l utili zzo del test della tubercolina, esami radiografici ed alla somministrazione di antibiotici anti-tubercolari [Perry et al. 2004]. Questo non si Ł, per , verificato in molte nazioni povere. In alcuni paesi si stima che i nuovi casi siano almeno 400 per 100 000 abitanti all anno e, come si osserva in America Settentrionale ed in Europa, miseria e tubercolosi vanno di pari passo. Inoltre, l abbondante e poco controllato utilizzo di antibiotici antitubercolari, ha fatto s che emergessero ceppi resistenti ai farmaci, (resistenze singole e crociate), che risultano cos essere molto difficili da trattare dal punto di vista farmacologico e responsabili delle patologie note come Mdr ed Xdr-Tb (Multi-drug resistant e Extensively-drug resistant tubercolosis) [Matteelli et al. 2007]. Nel 1991 negli Stati Uniti sono stati segnalati 26 283 casi di tubercolosi, e l incidenza Ł andata aumentando dal 1985 in poi (incremento del 15,8% in cinque anni). Nel Nord America come in Europa, la tubercolosi tende ad essere

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Parole chiave

biologia molecolare
diagnostica di laboratorio
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malattie tubercolari
mycobacterium tubercolosis
tubercolosi

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