Skip to content

Sistemi motivazionali e attaccamento nella psicoterapia di coppia: dalla formazione del legame, alla nascita dei conflitti, alla risoluzione in terapia

Cosa cercano le persone quando richiedono una terapia di coppia? Le possibili risposte a questa domanda, apparentemente banale e legata ad una risposta univoca, non sono poche e scontate. Sovente i partners all’inizio della terapia sono portatori di differenti aspettative: uno di loro evoca cambiamenti, l’altro no; uno di loro è persuaso rispetto all’utilità di un percorso terapeutico di coppia, ma non l’altro; etc.
In modo diversificato le coppie possono avanzare la richiesta di aiutarle a: negoziare un obiettivo; recuperare il desiderio e l’intimità; cessare di litigare; diventare più autonomi o inter-dipendenti; cooperare meglio; essere rispettosi; separarsi serenamente; etc.
A differenti obiettivi della coppia, può corrispondere un differente livello di problem solving; un livello di ricalibrazione della relazione; oppure introdurre una one-down position in una relazione molto simmetrica dove c’è desiderio ma non più sesso. C’è anche un livello concernente lo sviluppo di complicità, supporto e intimità. O, ancora, un livello di conduzione delle discussioni, litigi e conflittualità.
Il terapeuta è chiamato a dimostrarsi abile nello stabilire una forte relazione d’aiuto con la coppia, così come con ogni partner preso singolarmente, considerando le personali sofferenze. Deve essere orientato a promuovere cambiamenti in ambito emotivo, cognitivo e comportamentale e, altresì, deve prestare attenzione all’evoluzione dei costrutti relazionali, dei significati e delle istanze sottese alle interazioni, nonché al consolidamento di tutti questi obiettivi. Il modello dell’attaccamento si è rivelato particolarmente adeguato a far luce sulle dinamiche delle relazioni amorose, quali la scelta del partner, le origini dei diversi tipi di legame di coppia, il cambiamento degli stili amorosi nel corso della vita o di una stessa storia Shaver, Hazan, 1990); così come a spiegare le ragioni delle difficoltà nel formare e mantenere legami sentimentali soddisfacenti (Collins, Read, 1990).
Secondo questo modello le esperienze relazionali primarie esitano e si organizzano in “Modelli operativi interni” (IWM), i quali generano rappresentazioni e previsioni su di sè e sull’altro nelle relazioni. Anche la concettualizzazione dei sistemi motivazionli si è dimostrata particolarmente spendibile nella terapia di coppia, soprattutto laddove ci si riferisce ai sistemi motivazionali interpersonali che, oltre a quelli dell’attaccamento e dell’accudimento, sono rappresentatti dal sessuale, cooperativo e agonistico. Un assunto di base è che ogni specifica esperienza emotiva può essere compresa solo all’interno del sistema motivazionale interpersonale entro cui si colloca, assumendo quindi, di volta in volta, valenze diverse (es. rabbia). Un altro assunto è che i diversi sistemi motivazionali interpersonali sono orientati al raggiungimento di un determinato assetto della relazione (Lichtemberg, 1989; Liotti, 1994).
Il rapporto tra SMI e schemi interpersonali può essere concepito in modo analogo al rapporto tra sistema di attaccamento e specifici modelli operativi. Un sistema motivazionale cioè, si declina attraverso specifici schemi interpersonali. Sempre in relazione alla terapia di coppia sono significativi i contributi derivati dall’identificazione delle Organizzazioni di Significato Personale (Guidano), intese come particolari configurazioni, individuate da caratteristici pattern emotivi ricorrenti e da uno specifico modo di leggere la propria esperienza interna ed interpersonale, capaci anch’esse di influenzare la scelta del partner e di avere significative ricadute sul tipo di rapporto che si va a creare tra i componenti di una coppia.
Infine un debito va riconosciuto alla concettualizzazione dei “cicli interpersonali”: le persone tendono a regolare l’attivazione dei rispettivi SMI in base all’elaborazione e all’attribuzione di significato condotte nei confronti di numerosi segnali verbali e non verbali attiribuiti alla persona con la quale sono in relazione (es. leggiamo nell’altro rabbia e ci predisponiamo ad interagire in base a tale lettura).
Alla relazione terapeutica si attribuisce quindi anche il ruolo di favorire esperienze correttive dei cicli interpersonali disadattivi modificando, attraverso l’esperienza col terapeuta, le previsioni negative proprie dei suoi schemi (Liotti, 1994; Weiss, 1993).
In questo lavoro si è voluto indagare ed approfondire alcune delle principali correlazioni tra i paradigmi concettuali sopramenzionati, in relazione alla loro influenza nella costruzione e nel mantenimento della coppia e al ruolo che rivestono nella psicoterapia con le coppie.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 1. INTRODUZIONE Cosa cercano le persone quando richiedono una terapia di coppia? Le possibili risposte a questa domanda, apparentemente banale e legata ad una risposta univoca, non sono poche e scontate. Lo sa bene chi da tempo con le coppie ci lavora. Sovente i partners all’inizio della terapia sono portatori di differenti aspettative: uno di loro evoca cambiamenti, l’altro no; uno di loro è persuaso rispetto all’utilità di un percorso terapeutico di coppia, ma non l’altro; uno di loro vuole che il terapeuta veda la coppia insieme, mentre l’altro vuole esssere visto da solo; uno di loro comprende quanto il problema sia comune alla coppia, l’altro vede lo stesso incarnato unicamente dal proprio partner, etc. In modo diversificato le coppie possono avanzare la richiesta di aiutarle a: negoziare un obiettivo; recuperare il desiderio e l’intimità; cessare di litigare; diventare più autonomi o inter-dipendenti; cooperare meglio; essere rispettosi; separarsi serenamente; etc. A differenti obiettivi della coppia, può corrispondere un differente livello di problem solving: “Lui mi segue”, “Lei spende troppi soldi”; un livello di ricalibrazione della relazione: creare simmetria in una rigida complementarietà relazionale che per esempio, fa sì che manchi il desiderio; oppure introdurre una one-down position in una relazione molto simmetrica dove c’è desiderio ma non più sesso. C’è anche un livello concernente lo sviluppo di complicità, supporto e intimità. O, ancora, un livello di conduzione delle discussioni, litigi e conflittualità. Il terapeuta è chiamato a dimostrarsi abile nello stabilire una forte relazione d’aiuto con la coppia, così come con ogni partner preso singolarmente, considerando le personali sofferenze. Deve essere orientato a promuovere cambiamenti in ambito emotivo, cognitivo e comportamentale e, altresì, deve prestare attenzione all’evoluzione dei costrutti relazionali, dei significati e delle istanze sottese alle interazioni, nonché al consolidamento di tutti questi obiettivi. Il modello dell’attaccamento si è rivelato particolarmente adeguato a far luce sulle dinamiche delle relazioni amorose, quali la scelta del partner, le origini dei diversi tipi di legame di coppia, il cambiamento degli stili amorosi nel corso della vita o di una stessa storia (Shaver, Hazan, 1990); così come a spiegare le ragioni delle difficoltà nel formare e mantenere legami sentimentali soddisfacenti (Collins, Read, 1990). Secondo questo modello le esperienze relazionali primarie esitano e si organizzano in “Modelli operativi interni” (IWM), i quali generano rappresentazioni e previsioni su di sè e sull’altro nelle relazioni. Anche la concettualizzazione dei sistemi motivazionli si è dimostrata particolarmente spendibile nella terapia di coppia, soprattutto laddove ci si riferisce ai sistemi motivazionali interpersonali che, oltre a quelli dell’attaccamento e dell’accudimento, sono rappresentatti dal sessuale, cooperativo e agonistico. Un assunto di base è che ogni specifica esperienza emotiva può essere compresa solo all’interno del sistema motivazionale interpersonale entro cui si colloca, assumendo quindi, di volta in volta, valenze diverse (es. rabbia). Un altro assunto è che i diversi sistemi motivazionali interpersonali sono orientati al raggiungimento di un determinato assetto della relazione (Lichtemberg, 1989; Liotti, 1994). Il rapporto tra SMI e schemi interpersonali può essere concepito in modo analogo al rapporto tra sistema di attaccamento e specifici modelli operativi. Un sistema motivazionale cioè, si declina attraverso specifici schemi interpersonali.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Laura Duranti
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Psicoterapia cognitivo - comportamentale
Anno: 2008
Docente/Relatore: Bruno Intreccialagli
Istituito da: Sc. Spec. in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo Comportamentale
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

attaccamento
bowlby
cicli interpersonali
cognitiva
cognitivo comportamentale
comportamentale
comunicazione
coppia
emozioni
guidano
hazan
liotti
modelli operativi interni
organizzazioni di significato personale
psicoterapia
ruolo genitoriale
safran
scelta del partner
schemi interpersonali
sequenza circolare di discussione
shaver
sistemi motivazionali
stili di attaccamento
terapia di coppia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi