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Art counseling come consulenza pedagogica

La Consulenza Pedagogica costituisce un supporto significativo e sempre più diffuso per la gestione del disagio all’interno delle istituzioni formative, contribuendo a migliorare il benessere di alunni e docenti, nonchè a ridefinire creativamente le dinamiche relazionali interne alla scuola. A partire da tali presupposti l’argomento da me proposto, ovvero il Counseling a mediazione artistica o Art Counseling, consiste in progetti ed interventi consulenziali mirati (individuali e rivolti alla classe) che generalmente si avvalgono all’interno di laboratori dei contributi offerti da molteplici attività artistiche ( quali la musica, la danza, il teatro, le arti figurative ecc.), le quali facendo ricorso al linguaggio simbolico risultano in grado di attivare canali e risorse espressive che possono indurre ad una più autentica conoscenza di sé e degli altri. La proposta nasce infatti a partire dalla convinzione che, al fine di ridurre la dispersione scolastica e di ridimensionare il malessere all’interno delle istituzioni educative, sia necessario proporre una Consulenza capace di produrre la creatività e la consapevolezza necessarie per consentire ai soggetti a cui questa è rivolta di realizzare da sé il proprio cambiamento.
L’Art Counseling può rivelarsi uno strumento molto utile per realizzare ciò in quanto coniuga le potenzialità espressive del linguaggio simbolico-analogico con un approccio alla relazione di stampo qualitativo tipico del Counseling (di cui rappresenta un particolare campo di applicazione), volto a valorizzare l’altrui originalità e particolarità, lungi dal proporre soluzioni ed interpretazioni preconfezionate a prescindere dal confronto con il caso singolo. Tale approccio deriva in particolare dalla relazione incentrata sulla persona di Carl Rogers, considerato il vero fondatore del Counseling nel 1951, il quale considera fondamentali per il Consulente attitudini quali una capacità di ascolto non giudicante ed un atteggiamento empatico di accettazione dell’altro, garantiti solamente da una configurazione relazionale più paritaria, il cui fine deve essere quello di garantire una rielaborazione più creativa e consapevole di sè a partire dalla libera espressione delle proprie istanze più intime e significative.

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1    1 Creatività e mondo della formazione del soggetto 1.1 Creatività e relazioni primarie In questo primo capitolo tenteremo di comprendere il rapporto esistente tra la creatività e la formazione, o più precisamente di approfondire a che livelli quest’ultima può favorire, o viceversa ostacolare, l’emergere di un approccio creativo nell’interazione con il reale. Prima di tutto è però necessario domandarsi: cosa si intende per creatività? Innanzitutto precisiamo che tale termine può assumere significati tra i più diversi, che saranno adeguatamente approfonditi nel capitolo terzo . Sottolineato ciò, propongo comunque di iniziare a trattare tale tematica a partire da due definizioni riportate da Demetrio e da Winnicott, a mio avviso emblematiche per introdurre al meglio le mie riflessioni al riguardo, ed in merito al suo rapporto con la dimensione formativa. Per creatività si intende ….quell'esperienza temporale più o meno lunga, dalla quale si esce con una diversa percezione di sé 1   ….l’azione che deriva dall’essere, segno che colui che è, è vivo 2 Nel tentativo di sintetizzare le due definizioni, la creatività emerge come capacità di esprimere ciò che si è, mediante l’agire ed il pensare, dove per essere viene intesa come vedremo una dimensione profonda del soggetto, costituita da emozioni, affetti, vissuti, pulsioni, desideri: in una                                                             1  Demetrio D., L'Età Adulta, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1990, p.81.    2  Winnicott D. W., Dal luogo delle origini, Cortina Raffaello, Milano 1990  

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Marino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Consulenza pedagogica e ricerca educativa
  Relatore: Maria Grazia Riva
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 205

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