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La pianificazione assistenziale infermieristica nel percorso di certificazione di qualità e di risk management: indagine sul percorso attuato dal S.I.T.R.A. dell’A.O. Bolognini di Seriate

“Misurare è il primo passo per migliorare” (Sir William Petty – XVIII sec). E’ quanto sto vivendo nella mia esperienza di Responsabile dell’area Progettazione e sviluppo della qualità assistenziale del Servizio infermieristico tecnico riabilitativo dell’A.O. Bolognini Seriate presso cui lavoro.
Ho scelto l’argomento della pianificazione assistenziale infermieristica nel processo di certificazione di qualità e di risk management perché mi permette da una parte di pubblicizzare il percorso di miglioramento professionale in atto nell’azienda affinché possa servire anche ad altri come spunto, e dall’altra perché la strategia scelta del misurare, dell’andare a vedere a posteriori quanto realizzato in base a precisi intenti ed obiettivi, si sta, a mio avviso, dimostrando vincente.
Trovarsi intorno ad un tavolo di lavoro, con i professionisti, a costruire/migliorare strumenti di lavoro e, a distanza, restituire degli input su quanto realizzato è un’esperienza esaltante e costruttiva.
Questo lavoro è la sintesi di un processo iniziato e vuole diventare la base per costruire i nuovi percorsi ( interventi formativi, interventi organizzativi, interventi sugli strumenti di lavoro, …) di professionalizzazione degli operatori e di miglioramento della qualità assistenziale erogata alla persona assistita.
Nei primi due capitoli si richiama l’importanza della certificazione di qualità e del risk management nel migliorare il servizio reso al cittadino: forniscono un metodo di lavoro e di analisi delle attività.
Ci si sofferma in modo particolare a sostenere come l’assistenza infermieristica sia particolarmente aperta ed attenta in questo processo; come sia pronta a ricevere gli stimoli della certificazione e del risk management per riaffermare la centralità della persona nell’esercizio della professione. Nello specifico si mette l’accento sull’importanza della pianificazione assistenziale da parte dell’infermiere: momento di previsione, di accordo fra più operatori, orientamento dell’azione verso predefiniti obiettivi e standard di servizio e di assistenza.
Nel terzo capitolo si descrive il percorso di revisione della documentazione infermieristica nell’azienda secondo una programmazione ad ampio raggio e si riporta, onestamente e con lo scopo di farne punto di partenza per il miglioramento, il risultato di una indagine retrospettiva sull’attuazione del progetto.
Nel quarto capitolo si presenta un altro percorso, strettamente legato al precedente, anzi che si pone come uno sviluppo dello stesso: quello della predisposizione di piani assistenziali standard per le principali patologie presenti o trattate in una specifica U.O.; piani che si pongono come guida alla compilazione corretta e completa della documentazione infermieristica e come ricerca della best practice, dell’agire previo accordo e ricerca su quanto dobbiamo attuare.

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6 CAPITOLO 1 LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ NELLE AZIENDE OSPEDALIERE Negli ultimi decenni il mondo della sanità pubblica in Italia ha seguito, nell’ambito del sistema di Sicurezza Sociale, uno sviluppo notevole prima da un punto di vista di scelta di tipologia/filosofia e poi da un punto di vista di miglioramento delle prestazioni assistenziali erogate. Fra le tre principali tipologie organizzative dell’assistenza sanitaria ( modello con prevalenza di mercato, modello con prevalenza assicurativa, modello tipo SSN) l’Italia ha scelto di passare, nel 1978, da quello a prevalenza assicurativa a quello tipo SSN: ha optato per un ruolo attivo dello stato, per il coordinamento delle attività al fine di una uniformità nell’erogazione delle prestazioni ai cittadini. Molte motivazioni hanno indotto questi cambiamenti: la condizione economica italiana, lo sviluppo sanitario europeo, gli input dell’OMS, una diversa coscienza sanitaria della popolazione, la crisi del vecchio sistema mutualistico, la necessità di puntare prevalentemente sulla prevenzione e sull’educazione sanitaria e di intervenire nei diversi ambiti di vita della persona.

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Parole chiave

pianificazione assistenziale
pianificazione standardizzata
qualità
rischio clinico

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