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Bande giovanili ed educazione all’affettività

Il fenomeno delle bande giovanili è una realtà tangibile nella società contemporanea e un argomento problematico da affrontare. La difficoltà nasce considerando la particolare fase evolutiva in cui si trovano gli adolescenti.Infatti la condizione di chi si affaccia alla vita non è facile, la fatica di crescere è notevole perché un profondo disagio è sempre presente anche se spesso non viene esplicitato.Questa condizione di disagio è comune a tutta la generazione che si apre alla vita ed il bisogno di un significativo sostegno da parte della famiglia e della società in generale è identico per tutti i soggetti in formazione. Il comportamento deviante infatti, si manifesta generalmente nel periodo adolescenziale, proprio perché l’adolescenza, in quanto fase di passaggio dall’infanzia alla maturità, è uno stadio nel quale entrano in gioco forze interne ed esterne al singolo, psicologiche e sociali, la cui interazione può favorire, accelerare o ritardare l’accesso consapevole alla vita adulta.
La mia analisi del fenomeno delle bande giovanili parte proprio dallo studio del disagio e della devianza in tutte le forme, come base, per poi analizzare i vari comportamenti devianti caratteristici dell’età adolescenziale.
Uno di questi è il bullismo che si costituisce come una degenerazione del comportamento aggressivo degli adolescenti, in cui si assiste a prevaricazione, minacce, ricatti e aggressioni fisiche da parte di un ragazzo o gruppi di ragazzi verso compagni della loro stessa età. Si tratta, infatti, di un fenomeno particolarmente preoccupante, in grado di compromettere in maniera significativa il funzionamento di una classe o, talvolta, dell’intera istituzione scolastica.
Il bullismo può essere perpetrato da un singolo individuo o da un gruppo, infatti i bulli sono spesso circondati da un gruppo di due o tre coetanei, da cui sono sostenuti e che simpatizza per loro e la maggior parte delle volte il bullismo si presenta proprio come fenomeno di gruppo.Esistono però diversi tipi di gruppi di giovani e non solo quelli che adottano comportamenti devianti ed è per questo che ho considerato necessaria l’analisi delle caratteristiche dei “gruppi” di giovani, le abitudini, il modo di interagire tra loro e con la società, ed infine il contesto in cui vivono.

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ΙNTRODUZIONE Il fenomeno delle bande giovanili è una realtà immanente nella società contemporanea e allo stesso tempo è un argomento problematico da affrontare data la particolare fase evolutiva in cui si trovano gli adolescenti. E' solo uno stereotipo culturale la convinzione, piuttosto diffusa, che l'infanzia e l'adolescenza costituiscano una irrepetibile fase della vita umana in cui non sono presenti preoccupazioni e angosce e l'esistenza scorre sempre in una atmosfera serena e gioiosa. In realtà la condizione di chi si affaccia alla vita è tutt'altro che facile: la fatica di crescere è notevole perché l'esperienza di fallimento è continua, perché i dubbi predominano sulle certezze, perché un profondo disagio è sempre presente anche se spesso non viene esplicitato. La condizione di disagio è comune a tutta la generazione che si apre alla vita ed il bisogno di un particolare e significativo sostegno da parte della famiglia e della società in generale è identico per tutti i soggetti in formazione. Alcuni, purtroppo, aggiungono alle normali difficoltà del processo evolutivo situazioni di insufficienze oggettive individuali, familiari e sociali che rendono molto più a rischio l'itinerario evolutivo e che rendono più facile che il disagio si trasformi in disadattamento prima e devianza poi. Alla base del fenomeno delle bande giovanili vi è appunto un disagio caratteristico dell’età adolescenziale che può rimanere inespresso, ma che in alcuni casi può portare alla devianza vera e propria. La mia analisi del fenomeno delle bande giovanili parte proprio dallo studio del disagio in tutte le sue forme, come base, per poi analizzare i vari comportamenti devianti I

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