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Conversione di un Videogioco open source per un Sistema Operativo Embedded

Sviluppare applicazioni embedded ha significato, fino a pochissimi anni fa, obbligare il programmatore ad una conoscenza approfondita di nuove architetture hardware e di linguaggi macchina di non facile utilizzo, oltre alla mancanza quasi totale di ambienti di sviluppo intuitivi. In questi ultimi tempi tale situazione è decisamente cambiata: la nascita di numerosi compilatori, IDE (Integrated Development Environment) e sistemi operativi destinati a questo tipo di mercato, unita alla drastica riduzione dei prezzi dell'hardware, ha semplificato i processi di sviluppo e accelerato la diffusione di tale tecnologia, rendendo sempre più appetibile la migrazione di un vasto numero di applicazioni da piattaforme general purpose a dispositivi embedded. Assai vasto è il panorama di sistemi operativi disponibili, ognuno con le proprie peculiarità , che lo rendono più o meno adatto ai campi applicativi cui è destinato. Tra di essi abbiamo scelto Rockbox, un firmware per lettori multimediali portatili completamente open source.
Nato verso la fine del 2001 per estendere le limitate funzionalità dei lettori Archos Studio e Ondio, il progetto Rockbox mira al miglioramento delle performance dei lettori MP3 portatili più diffusi, sia in termini di efficienza che di funzionalità. Tra le caratteristiche più interessanti vi sono la possibilità di essere eseguito su un hardware relativamente economico, la presenza di una struttura estensibile e una API (Application Programming Interface) vasta e potente. Attraverso l’utilizzo di quest’ultima, si è studiata la possibilità di convertire un software originariamente sviluppato per sistema operativo Linux, così da renderlo eseguibile su dispositivi compatibili con Rockbox; più in particolare ci si è interessati alla conversione di xrick, un videogioco scritto in linguaggio C ed anch’esso open source. Effettuando una reimplementazione del sottosistema di I/O, originariamente progettato per funzionare con sistema operativo Linux, si è permesso al motore di gioco principale di dialogare con l’hardware sottostante in maniera trasparente e in tal modo sarà possibile, per i possessori di DAP (Digital Audio Player) compatibili con Rockbox, giocare in piena mobilità con una versione portatile di xrick assolutamente identica a quella PC.

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6 1 INTRODUZIONE Lo sviluppo costante dei processi di integrazione ha portato ad una vera e propria esplosione di quello che è conosciuto come mercato delle tecnologie embedded: gran parte dei dispositivi elettronici di uso quotidiano, infatti, integra al suo interno microprocessori progettati per compiti specifici e con prestazioni spesso paragonabili a quelle di computer di fascia medio-bassa. Parallelamente all'hardware, anche il software si è evoluto in maniera considerevole. Sviluppare applicazioni embedded ha significato, fino a pochissimi anni fa, obbligare il programmatore ad una conoscenza approfondita di nuove architetture hardware e di linguaggi macchina di non facile utilizzo, oltre alla mancanza quasi totale di ambienti di sviluppo intuitivi. In questi ultimi tempi tale situazione è decisamente cambiata: la nascita di numerosi compilatori, IDE (Integrated Development Environment) e sistemi operativi destinati a questo tipo di mercato, unita alla drastica riduzione dei prezzi dell'hardware, ha semplificato i processi di sviluppo e accelerato la diffusione di tale tecnologia, rendendo sempre più appetibile la migrazione di un vasto numero di applicazioni da piattaforme general purpose a dispositivi embedded. Nel vasto panorama di sistemi operativi disponibili, ognuno con peculiarità che lo rendono più o meno adatto ai campi applicativi cui

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Informazioni tesi

  Autore: Pierluigi Vicinanza
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Informatica
  Relatore: Riccardo Distasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

FAQ

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