La memoria del Grande Fiume: museo del Po e della navigazione fluviale nel cantiere navale di Boretto
Se è vero che anche i fiumi hanno un’anima, il Po ne ha tante quanti sono i suoi colori: è bianco negli inverni freddi, è grigio nelle giornate di nebbia, è rosso come i mattoni delle città che vi si affacciano, è azzurro come il cielo di primavera, è giallo come i pioppi in autunno, è verde come i salici che dalle sponde si protendono sull’acqua.
Il Po è grande, è un grande sconosciuto, lo frequentano i pescatori e gli amanti del silenzio dei pioppeti, del frullare degli uccelli in volo, del frusciare dell’acqua che accarezza la riva. Il Po è vecchio, vecchissimo e mostra tutti gli acciacchi dell’età. Un po’ rimbambito subisce senza protestare gli affronti che gli fanno, poi al momento buono restituisce lo sgarbo con un’impennata d’orgoglio e si gonfia, scaricando sulle terre i veleni che gli accorciano la vita. Gli uomini dall’argine guardano con terrore silenzioso l’enorme massa marrone che corre verso il mare: è il loro fiume, che torna ad essere per qualche giorno il re della valle e loro i suoi sudditi.
Il Po è la generosa arteria che ha dato vita ad un’immensa pianura, si è offerta agli uomini senza condizioni e ha fatto prosperare grandi civiltà, un tempo contadine, ora industriali. Qui oggi la ricchezza coincide con le fabbriche e le centrali elettriche che sul fiume si affacciano e ne succhiano l’energia. Questa energia però è molto costosa in termini ambientali: fabbriche e centrali compromettono un equilibrio vitale per l’intero sistema e per l’uomo stesso, che ha ormai perduto il suo rapporto secolare con il fiume.
E’ l’eterno conflitto tra vecchio e nuovo, tra passato e avvenire, con in mezzo un presente compresso e confuso al punto che non si capisce più quanto della ricchezza naturale è lecito sacrificare per produrre la ricchezza materiale necessaria al progresso.
Allora, che fare? Come può l’uomo recuperare il suo rapporto con il Grande Fiume?
Nella lotta tra “ciò che era” e “ciò che sarà”, ciò che si può fare è liberare il “ciò che è” in questo presente compresso. Innanzitutto, prendendo coscienza dello stato delle cose. Poi, programmando il futuro senza negare la storia, risvegliando il passato senza precludere l’avvenire. Si tratta di un cambiamento di mentalità, che si traduce su tutti i fronti in un rapporto di mutuo scambio con il fiume: dall’ammodernamento delle infrastrutture alla riqualificazione dell’ambiente, dall’incentivazione della navigazione alla promozione del turismo, dall’intervento non invasivo sul corso del fiume alla valorizzazione della sua storia che, nel bene e nel male, è da sempre intrecciata con quella dell’uomo.
E’ in questo complesso discorso che si inserisce la mia proposta per la realizzazione di un Museo del Po e della Navigazione Fluviale: fondato sulla memoria del passato ma con lo sguardo fisso al futuro, esso pone le sue fondamenta in un presente che, grazie a chi da anni lavora alacremente dietro le quinte, pare si stia lentamente “decomprimendo”.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Maria Beatrice Furlotti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Antonello Stella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 145 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Impatto del fiume Po sul Mare Adriatico: correlazioni tra dati telerilevati e misure in situ
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi