Lo sviluppo economico e territoriale in un paese dell'Est Europa: il caso dell'Ungheria
Obiettivo del presente lavoro è analizzare il rapido sviluppo del territorio e dell’economia ungherese. Saranno d’ausilio all’analisi, che si intende affrontare, le teorie dello sviluppo territoriale. Si intende dimostrare nel corso del lavoro come l’Ungheria sia uno dei Paesi dell’Est in grado di offrire innumerevoli opportunità di sviluppo e di investimento non solo a chi abita il territorio ma anche a chi, da fuori, vi intendesse investire.
Nel primo capitolo vengono trattati temi particolarmente rilevanti in una visione complessiva della situazione economica che si presenta a chi desidera intraprendere un’iniziativa economica nel territorio dell’Ungheria. Partendo dal quadro macro-economico si prenderanno in considerazione il livello quali/quantitativo della produzione, degli investimenti diretti esteri, della dotazione infrastrutturale, gli incentivi alle imprese, del sistema fiscale operando un confronto di queste stime con il resto dei paesi dell’Unione Europea. Il fine è quello di trarre una valutazione sommaria dei dati raccolti, allo scopo di illustrare le opportunità e le difficoltà che si presentano a chi deve affrontare il mercato ungherese, ponendo le basi per una cooperazione d’avanguardia che è la nuova frontiera che gli stati dell’Ue si sono proposti al fine di acquisire margini di profitto rispetto alle realtà altamente competitive che caratterizzano la scena mondiale.
Il secondo capitolo riguarda i piani di sviluppo e gli strumenti di politica economica regionale che sono stati attuati dalle autorità e che hanno favorito la rapida crescita dell’economia ungherese. A tal proposito sono stati elencati i programmi e i sottoprogrammi operativi a livello regionale volti a valorizzarne il territorio. Tra questi la descrizione del noto Piano Széchenyi che comprendeva una serie di interventi governativi volti ad avvantaggiare le piccole e medie imprese ed al miglioramento delle infrastrutture, dell’attività di ricerca e sviluppo, dell’innovazione, del turismo. Segue poi, una disamina della politica strutturale avviata a partire dall’entrata nella Comunità Economica Europea con l’approvazione del Piano di Sviluppo Nazionale 2004-2006 .
Nel terzo capitolo verrà inquadrato, all’interno delle più ampie teorie economiche della localizzazione, il fenomeno dei distretti produttivi e dei parchi industriali caratterizzanti il territorio ungherese. Nel suddetto ambito di studio sono state descritte le diverse realtà che si collocano strategicamente nel contesto dell’Unione europea, tra cui i cluster produttivi e i parchi industriali presenti in Ungheria. A tal proposito saranno valutati gli effetti positivi della concentrazione localizzativa che consente alle imprese di spostare i propri processi produttivi a costi più bassi.
Alla luce dell’analisi condotta, l’Ungheria si rivela un partner ideale per l'industria Italiana. Benché esistano numerosi insediamenti produttivi di imprese italiane, l’aumento degli investimenti nazionali in Ungheria e degli scambi commerciali tra i paesi garantirebbe un miglioramento delle economie dei due Stati.
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Iadarola |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia |
Relatore: | Ilario Favaretto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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