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Mercurino Arborio Gattinara e Alfonso de Valdés: provvidenzialismo e sogno di una monarchia universale nella politica di Carlo V.Traduzione tratta dall'introduzione del libro Diálogo de las cosas acaecidas en Roma di Alfonso de Valdés, a cura di Rosa Navarro Durán, Madrid, Catedra, 1992

La tesi affronta la figura del consigliere di Carlo V: Mercurino Arborio Gattinara. Viene affrontata la suo biografia, la formazione, gli anni alla corte di Carlo V e le decisioni che prese riguardo la riforma protestante, il sacco di Roma e la corruzione del clero.
Dopodichè viene introdotto un'altro personaggio: lo scrittore Alfonso de Valdès il quale stando a stretto contatto con il Gattinara e Carlo V matura un suo pensiero riguardo le tematiche precedenti. Queste sono particolarmente espresse nelle sue opere che io ho esaminato. Unita alla parte in italiano c'è una parte di traduzione Spagnolo-Italiano. Una prefazione a un opera di Valdès.

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CAPITOLO I Biografia del Gattinara: formazione e ascesa alla corte di Carlo V Mercurino Arborio Gattinara, nobile piemontese, fu una figura importante e forte, in un periodo storico, quello a cavallo fra il XV e il XVI secolo, caratterizzato da numerosi eventi e trasformazioni. Arrivó ad occupare le più alte cariche istituzionali presso la corte di Carlo V, ove rivestí un ruolo da protagonista. In questo primo capitolo intendo delineare i momenti maggiormente significativi della sua vita, le esperienze familiari, la formazione e le varie tappe che lo portarono alla corte dell'Imperatore, allo scopo di comprendere meglio i suoi tratti peculiari e il suo pensiero. In questo lavoro ho considerato la autobiografia del Gattinara, redatta in latino e rimasta incompleta, poiché non espone gli ultimi mesi di vita del Cancelliere. La famiglia degli Arborio pare abbia avuto origini borgognone, connesse alla citta di Artois. Una famiglia di un prestigio notevole che dipendeva direttamente dal Sacro Romano Impero. Quando Federico Barbarossa fu scomunicato da Papa Innocenzo III nel 1160, perdendo quindi tutti i suoi possedimenti, la famiglia Arborio si ritrovó senza un controllo superiore e i loro territori furono posseduti come beni allodiali, ovvero in proprio, senza nessuna concessione da parte imperiale. Più tardi, nel 1243, furono sempre gli stessi Arborio a riunire i loro possedimenti intorno a Vercelli 1 e a fondare il borgo di Gattinara, da cui il nome della famiglia Arborio Gattinara. In questa famiglia nacque il 10 giugno 1465 Mercurino Arborio Gattinara. Il padre Paolino Gattinara era nobile, la madre, Felicita Ranzo, anch'essa nobile di una famiglia di Vercelli. Sul luogo di nascita esistono svariate opinioni. C'è chi dice sia Gattinara, chi Arborio e chi Vercelli anche se la tesi di Gattinara appare la pi? certa 2 . A 11 anni avvenne una svolta nella sua vita, infatti morirono sia il padre che il nonno paterno lasciando la madre sola e con sette figli da crescere. Uscito dall'adolescenza, Mercurino si innamoró di una giovane donna, di qualche anno maggiore di lui, Andreetta Avogadro, con la quale contrasse matrimonio verbale. Matrimonio considerato valido secondo il diritto canonico medioevale. Questo evento peró creó scandalo all'interno della famiglia, tanto che Mercurino fu costretto a lasciare il paese natale per trasferirsi presso parenti giuristi, al cui seguito nel corso degli anni cambió più volte cittá e residenza. La convivenza con loro fu importante, giacché proprizió la 1 Precisamente i possedimenti di Rado, Loceno, Mezzano e Locenello. M.Gattinara, Autobiografia ed. a.c. di Giancarlo Boccotti, Roma, Bulzoni Editore, 1991, p. 25. 2 Esistono infatti varie interpretazioni su un passo del testamento del Gattinara "unde dictum locum Gattinariae, unde mihiest origo" che per alcuni esperti si traduce in "dove sono nato" per altri " da dove proviene la mia famiglia" riferendosi al luogo di sepoltura. ibídem, p. 27 2

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