Trovatelli e abbandonati: gli esposti all'Istituto Provinciale di Maternità e Infanzia di Torino nel 1818
Il mio interesse è stato rivolto allo studio dell'infanzia abbandonata all'inizio dell'Ottocento.Tuttavia, per potere comprendere meglio l’entità e l’evoluzione del fenomeno, è stato necessario documentarsi anche sui secoli precedenti a quello preso in esame.A tal fine sono stati esposti, in maniera sintetica, alcuni dei più significativi contributi, di autori italiani e stranieri, sul problema.Dopo questo ampio capitolo introduttivo la mia attenzione si è rivolta allo studio e all’analisi dell’Istituto Provinciale di Maternità e infanzia di Torino nell’anno 1818.Per raggiungere il mio intento ho consultato, presso l’Archivio di Stato di Torino, il Registro di Ammissione all’Opera di Maternità nell’anno 1818. Ho poi raccolto i dati dei 1032 bambini esposti in quell’anno in un database, in modo da poter riflettere sulle informazioni ottenute, compiere i necessari calcoli quantitativi e mettere in relazione i diversi dati con le conoscenze in mio possesso sull’infanzia abbandonata. Sulla falsariga della ripartizione del registro, ho poi suddiviso e raggruppato i dati ottenuti; secondo le direttive dell’Amministrazione in vigore al tempo, per ogni bambino si dovevano annotare, su registri prestampati tutti i dati di maggiore importanza; per esempio nome e cognome, sesso, data di nascita e di esposizione, data di battesimo, data di morte in ospizio, eventuale data di riaffidamento e notizie sui baliatici. Dunque a partire da questi ed altri dati ho riflettuto sul fenomeno, dedicando spazio alle caratteristiche dell’esposto (nome cognome, sesso, età, provenienza), e dell’esposizione (stagionalità, modalità, cause);(l’analisi sui biglietti di accompagnamento mi hanno permesso di avere più elementi su agenti e cause dell’abbandono e sul destino degli esposti); infine anche nel mio lavoro un ampio spazio è stato dedicato alla figura della balia.
Ho cerato di far parlare dunque i dati a mia disposizione cercando di ritrovare o confutare, nel mio piccolo, le informazioni offerte dalla vasta letteratura presente sul problema.
Posso affermare, che almeno per l’anno preso in esame, l’Istituto Provinciale di Maternità e Infanzia, seppur dotato di sue caratteristiche specifiche, svolse gli stessi compiti di molte altre strutture europee dello stesso periodo. Forse però, essendo le regole di ammissione non particolarmente restrittive, al contrario di altri istituti si assiste qui ad un minor numero di abusi, soprattutto ad opera delle balie...(continua)
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Informazioni tesi
Autore: | Grazia Argese |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Comunicazione interculturale |
Relatore: | Luciano Allegra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
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