Sistemi Software Adattivi - Stato dell'arte
L’obiettivo di questa tesi è effettuare una panoramica dello stato dell’arte dei sistemi software adattivi, dando una visione complessiva della disciplina dagli inizi ad’oggi.
L’idea nasce dalla forte attualità del tema in questione; oggi conferenze, convegni, pubblicazioni e ricerche sui sistemi adattivi e le loro applicazioni in campo informatico si susseguono rapidamente.
L’obiettivo di tali sistemi è portare l’interazione uomo-macchina a un livello superiore, riuscendo a dare al software la capacità di modificare la propria interfaccia con l’utilizzatore, interpretando le sue volontà e venendo così incontro alle esigenze dell’utente o meglio dei diversi milioni di utenti possibili.
Per troppo tempo il computer è rimasto una macchina stupida al servizio di utenti esperti; le sue potenzialità vengono ancora oggi sfruttate in modo marginale, spesso come puro calcolatore. L’obiettivo futuro è rendere i software dei computer sempre più intelligenti, in grado di apprendere e di modificare la propria interfaccia in risposta ai mutamenti dell’ambiente in cui sono inseriti. I software adattivi interessano oggi molti settori diversi; analizzerò alcune applicazioni in campo economico, in particolare nei settori di finanza, commercio elettronico e business intelligence.
Un sistema adattivo, prevalentemente software ma non solo, interagisce con l’ambiente in cui è inserito, ricavandone delle informazioni. Il sistema utilizza tali dati per mettere in funzione retroazioni negative/positive atte a massimizzare l’obiettivo vitale del complesso.
Il concetto di retroazione (feedback) è alla base della cibernetica . La cibernetica studia per la maggiore i casi in cui ogni parte del sistema influisce sull’altra. Quando in un sistema dinamico , come lo sono i software adattivi, gli output del sistema fungono da input per il sistema stesso, si parla di retroazione. Il concetto di feedback può essere relativamente semplice in alcuni sistemi elementari, può però diventare molto articolato quando le interconnessioni fra le diverse parti superano una certa complessità.
Si possono individuare due tipologie principali di retroazione:
• Retroazione negativa: si ottiene quando i dati dell’ambiente sono usati per retroagire sulle cause che gli hanno prodotti. Lo scopo è di ostacolare le deviazioni del sistema, stabilizzandone il funzionamento. È il caso, ad esempio, del termostato: quando è troppo caldo spegne la caldaia abbassando la temperatura, quando invece è troppo freddo la riaccende per aumentarla;
• Retroazione positiva: si ottiene quando le cause agiscono sulle premesse. L’obiettivo è di incrementare le deviazioni del sistema. Questo tipo di retroazione crea instabilità spingendo il sistema alla ricerca di un nuovo punto di equilibrio; il sistema crea un ambiente diverso, vi è un’evoluzione. Come esempio si può prendere la dipendenza dalle droghe: più assumi droga maggiore è la quantità che devi assumerne per sentirti in pace con te stesso.
In sintesi è quindi possibile affermare che un sistema adattivo altro non è che un sistema dinamico basato sulla retroazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Brida |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Luigi Colazzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
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