Il principio di legalità nel diritto penale canonico

9 PREMESSA L’espressione “legalità” ricorre con notevole frequenza tanto nel linguaggio tecnico, politico o giuridico che sia, quanto nel linguaggio comune. E’ innegabile che si tratti di un concetto difficilmente sintetizzabile in una formula statica e schematica, tanto più se si prende in considerazione il suo carattere dinamico, in virtù del quale è in grado di adattarsi ai differenti ordinamenti giuridici che ne hanno voluto o subìto l’ingresso. La Chiesa ha affrontato il tema della legalità in alcune storiche occasioni. Il 10 novembre 1990, a Napoli, papa Giovanni Paolo II affermò: «Non c'è chi non veda l'urgenza di un grande recupero di moralità personale e sociale, di legalità. Sì, urge un recupero di legalità!» 1 . Le parole profetiche del pontefice furono subito raccolte dalla Conferenza dei Vescovi, che emanò il 4 ottobre 1991 una nota pastorale intitolata "Educare alla legalità - Per una cultura della legalità nel nostro Paese". 2 Il 4 settembre 1993, a Chicago, 250 rappresentanti religiosi di tutto il mondo emanarono un documento intitolato "Verso un'etica globale", nel quale si affermò tra l'altro che «con etica globale intendiamo un consenso fondamentale su norme ineludibili ed atteggiamenti personali. Senza un tale fondamentale consenso su un'etica, prima o poi una comunità sarà minacciata dal caos e dalla dittatura e gli individui cadranno nella disperazione» 3 . In altre parole la Chiesa ritiene che, essendo l'uomo destinato a vivere in una società, è 1 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Santa Messa nel seminario maggiore di Napoli. 2 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Educare alla legalità. Per una cultura della legalità nel nostro Paese, Milano, 1991. 3 Cfr. K. YERSU, A Common Framework for Ethics of the Twenty first Century, UNESCO, Division of Philosophy and Ethics, Parigi, 1999.