Il Codice del consumo. D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206
L’intento di questo lavoro è quello di tracciare, attraverso l’analisi della disciplina del Codice, un quadro approfondito dei profili più interessanti che emergono dallo stesso e che mira ad illustrane la portata innovativa ed a mettere in luce le sue potenzialità.
Per comprendernee appieno il significato si è ripreso i momenti più significativi di questo percorso normativo. Nel capitolo I, infatti, dopo aver evidenziato, attraverso l’ausilio delle discipline economiche e sociologiche, i motivi che hanno determinato l’esigenza di tutelare il consumatore, si è tracciato una sintesi delle origini del movimento consumerista. Dopo tale premessa che ha messo in luce come tale soggetto sia stato teorizzato alle origini «sovrano» e poi «suddito» del mercato, si è analizzato le tappe della legislazione europea ed italiana che hanno portato a qualificare le esigenze ed i bisogni dei consumatori come diritti da difendere e tutelare.
I capitoli successivi abbandonano la prospettiva storica per analizzare il Codice del consumo. Per commentare questo nuovo corpo di regole si è scelto di seguire lo stesso criterio logico-temporale adottato dal codice, al fine di poter evidenziare la particolarità di ciascuna fase che accompagna l’atto di consumo. A tal fine si è posto l’accento sulle difficoltà e sulle asimmetrie che incombono sul consumatore in tutte le fasi del suo relazionarsi al mondo delle imprese produttrici e fornitrici di beni e servizi.
In tale prospettiva, il capitolo II propone alcune riflessioni proprio sul criterio di riordino seguito dal legislatore. È dedicato, altresì, ampio spazio alla qualificazione giuridica dei diritti riconosciuti al «soggetto debole» ed alle nozioni contenute nel codice. In particolare, si è voluto offrire un’analisi approfondita della nozione di «consumatore» evidenziando i diversi significati che le sono stati attribuiti da dottrina e giurisprudenza nonché il suo carattere poliedrico in relazione ai vari ambiti di applicazione delle numerose discipline.
Il capitolo III esamina una questione molto importante, quella della c.d. «asimmetria informativa» del consumatore che rende necessaria una adeguata educazione, informazione ed una corretta pubblicità al fine di poter effettuare una scelta di consumo consapevole ed estranea a qualsiasi forma di condizionamento decettivo da parte delle imprese. Viene quindi analizzata la nuova disposizione sull’educazione, la disciplina dell’informazioni ai consumatori, della pubblicità ingannevole e comparativa, nonché l’innovativa disciplina unitaria delle televendite. Grande importanza è stata attribuita all’analisi dei nuovi poteri concessi dalla recente legge 6 aprile 2005, n. 49 (la c.d. legge Giulietti, oggi confluita nel Codice) all’AGCM per reprimere il fenomeno dell’ingannevolezza dei messaggi pubblicitari.
Nel capitolo IV si prende in considerazione l’atto o rapporto di consumo in cui è indispensabile riequilibrare la forza contrattuale delle parti. Dopo una breve disamina dei motivi che hanno spinto il legislatore a trasporre la normativa sui contratti del consumatore nel Codice del consumo e dei rapporti tra quest’ultimo e il Codice civile, viene analizzata un importante novità consistente nella figura della «nullità di protezione» che va a costituire la nuova sanzione a carico delle clausole vessatorie. Si è accennato, inoltre, alla modificata disciplina del diritto di recesso per alcune modalità di contrattazione ed alle più importanti novità inerenti ad alcune tipologie contrattuali.
Ampio spazio è dedicato alla fase della concreta immissione in circolazione dei prodotti nel mercato e del loro utilizzo da parte del consumatore al quale deve essere garantita la sicurezza delle merci, il risarcimento per gli eventuali pregiudizi derivanti dall’utilizzo di prodotti difettosi e il ripristino della conformità al contratto del bene acquistato.
In questo ambito, è stata analizzata la normativa trasposta nel Codice inerente alla sicurezza dei prodotti, alla responsabilità del produttore per danno da prodotti difettosi e alle garanzie di conformità per i beni di consumo, delle quali si è cercato di sottolineare soprattutto il carattere e la natura della tutela offerta dalle rispettive discipline (capitolo IV).
Il capitolo VI, infine, sviluppa l’argomento della tutela vera e propria, analizzando le modalità di difesa dei diritti dei consumatori ed il loro accesso alla giustizia. Una giustizia che si rivela efficace, perché veloce, economica ed al quale il consumatore si rivolge con fiducia, soprattutto in riferimento a contenziosi di moderata entità economica. Si esamina nello specifico il ruolo delle associazioni e le soluzioni alternative alla giustizia ordinaria per risoluzioni rapide e allo stesso modo eque delle controversie.
Completano questo lavoro una ricca bibliografia ed innumerevoli riferimenti giurisprudenziali.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Florio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Ernesto Capobianco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 218 |
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