Il Magistrato alle Acque di Venezia
Nel corso dei secoli Venezia è sempre stata considerata una città per molti versi mitica, romantica e sfuggente, una città che nell'acqua ha trovato la sua fortuna, ma che ha anche dovuto fronteggiare una serie infinita di problemi logistici per contenere il lento ma inesorabile abbassamento delle isole e tentare di risolvere l'annoso problema dell'acqua alta.
Con questa tesi di laurea si cerca di analizzare il modo in cui questi problemi sono stati affrontati nel corso dei secoli, sin dai primi insediamenti del IX secolo fino ai giorni nostri.
Dopo un accenno alle magistrature più antiche si passerà a descrivere l'istituzione del Magistrato alle Acque del 1501, definendone le funzioni e la struttura, per concludere con una descrizione del suo decadimento dopo la fine della Repubblica Serenissima.
Successivamente si analizzerà Il Magistrato alle Acque nuovamente istituito nel 1907, studiandone la legge istitutiva e le successive modifiche nel corso dell'ultimo secolo, alla luce della legge 18 maggio 1989, n.183 e del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112.
Nella parte conclusiva di questo lavoro si esaminerà il ruolo del Magistrato alle Acque ai giorni nostri e la sua intensa attività di salvaguardia della città di Venezia e della sua laguna, con riferimento al concessionario unico, il Consorzio Venezia Nuova, con particolare attenzione all'imponente e ambiziosa opera delle dighe mobili, il MOSE, e la sua vicenda amministrativa, fatta di veti pregiudiziali, di paralisi decisionali e di rinvii.
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Informazioni tesi
Autore: | Elisabetta Gavasso |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giorgio Cugurra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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