Iniezioni Intracavernose di PGE1: un buon metodo per recuperare alla terapia orale i pazienti diabetici Non-Responsivi agli inibitori delle Fosfodiesterasi 5
L’incapacità di ottenere e mantenere un’erezione sufficiente a portare a termine un soddisfacente rapporto sessuale, detta Disfunzione Erettiva (DE), interessa circa 140 milioni di uomini nel mondo. In Italia si ha una prevalenza del 13%; nei pazienti diabetici mostrano un’aumentata prevalenza di tale condizione.
Dal 1999 è disponibile, un nuovo tipo di farmaco per la terapia della DE, il Sildenafil, capostite di una nuova famiglia, gli Inibitore della PDE5 (iPDE5) che comprende anche il Tadalafil ed il Vardenafil.
Fin da subito le percentuali di restaurazione di un’erezione sufficiente a portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente, sono state elevate nei pazienti con DE psicogena e più basse nei pazienti con DE di tipo organica. Fra questi i pazienti diabetici.
Sono state escogitate una serie di strategie per recuperare questi pazienti alla terapia orale: adeguata istruzione del paziente all’uso del farmaco, l’aumento del dosaggio e la sua assunzione giornaliera invece che on demand, brevi periodi di terapia intracavernosa seguita dall’assunzione del farmaco, contemporanea assunzione di iniezioni intracavernose ed iPDE5 oppure uso del vacum device insieme agli iPDE5. Infine recentemente brevi cicli di terapia sostitutiva con Testosterone per via transdermica, recuperano questi pazienti alla terapia orale.
Abbiamo sottoposto i nostri pazienti diabetici ambulatoriali non responders alla terapia orale con iPDE5 ad un ciclo di 10 iniezioni intracavernose di prostaglandine E1 (PGE1) Alprostadil (10 o 20 ug). Al termine del ciclo venivano somministrato iPDE5 e si indagava la percentuale di nuovamente responsivi al farmaco.
30 pazienti diabetici tipo 2 (NIDDM) non responsivi sono stati sottoposti al ciclo suddetto e al termine 22 (73,3%) sono risultati di nuovo responsivi alla terapia orale. Tra i due gruppi vi sono differenze significative circa l’età, Pressione Arteriosa, Colesterolo HDL. Inoltre vi è differenza significativa nel valore soglia di Sensibilità Vibratoria (VPT) misurata al glande ed alla base del pene (più alta nei non) e probabilità più alta di avere malattia cardiaca (non). Infine vi è differenza significativa circa il dosaggio di PGE1 utilizzato per avere una risposta adeguata durante il ciclo. Non si è avuto nessun episodio di priapismo mentre 28 pazienti (93,3%) avevano avuto dolore all’iniezione e/o formazione di un piccolo ematoma nel sito di iniezione.
Pur se in un campione limitato di pazienti lo studio ha dimostrato che nei NIDDM non responsivi agli iPDE5 la terapia iniettiva intracavernosa con PGE1 con dosaggio scalare comporta il recupero di circa il 73% alla terapia orale. I pazienti nuovamente responsivi sono significativamente più giovani, hanno valori pressori inferiori, elevati livelli di Colesterolo HDL e valori di VPT Peniena misurata al Glande ed alla Base del Pene minori e minore prevalenza di malattia cardiaca.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Baccetti |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | II livello in Andrologia|
Anno: | 2006 |
Docente/Relatore: | Fabrizio Menchini Fabris |
Istituito da: | Università degli Studi di Pisa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
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