Il carrello di lavoro in cucina. Innovazione e sostenibilità ambientale come strategia competitiva.
I problemi di natura ambientale non possono essere affrontati riparando i danni a posteriori, ma devono essere considerati già in fase progettuale facendo maturare una nuova cultura che dagli stessi limiti sia capace di trarre un fattore di stimolo ad una più matura consapevolezza produttiva. Questa pretenziosa ambizione comporta l’impostazione di un nuovo scenario che si prefigge di cogliere in anticipo sottili ed appena percettibili modificazioni dei fenomeni. Il mercato sembra ora pronto a recepire stimoli per nuove condotte di vita. Il fattore comunicazionale si rivela una possibile risposta all’interno del dibattito su ecologia e consumo dando origine ad una nuova strategia di marketing attraverso la capacità attribuita al prodotto stesso di dialogare e relazionarsi con il consumatore. Una presa di coscienza collettiva può esser profusa attraverso la fruizione di un prodotto capace di suscitare interesse nel consumatore attraverso qualità funzionali ed innovative stimolandolo nella ricerca e nell’utilizzo di oggetti ecosostenibili. Economia e sostenibilità possono allora in questo caso diventare complici: attraverso una nuova sensibilità per i limiti ambientali è possibile dare origine a condizioni di grande portata strategica.
La figura del progettista riveste in questo caso un ruolo determinante sia per il successo dell’impresa commerciale che per il mantenimento di un ecosistema che sta progressivamente degradando.
Riuscendo ad ottenere maggiori investimenti in fase progettuale, basati sulla ricerca di una spiccata innovazione formale è resa possibile l’integrazione di più funzioni contribuendo ad una miglior salvaguardia delle risorse nel pieno rispetto dell’ottica della dematerializzazione. Occorre un nuovo approccio al problema sfruttando al meglio le risorse disponibili è possibile ricombinare quello che già c’è per produrre qualcosa di nuovo, perché innovare significa sì introdurre nuovi prodotti, ma significa anche abbandonare il passato e le tradizioni delle imprese per intraprendere nuove vie di sviluppo ed affermare nuove soluzioni in grado di generare valore per la domanda.
Definito un contesto di riferimento, quale può essere quello della cucina e delle attività che in essa è necessario svolgere; viene ipotizzato un possibile intervento progettuale il cui scopo è quello di concretizzare i concetti individuati attraverso una possibile alternativa ad un sistema non più consono alle richieste di un consumatore divenuto troppo esigente e di una situazione ambientale giunta al limite. Attraverso la fruizione di un carrello multifunzione l’intento è quello di suggerire nuove pratiche applicazioni per prossimi progetti con la volontà di un maggior rispetto della natura senza tuttavia compromettere il buon andamento del mercato. In un ambiente come quello della cucina l’uomo deve avere a disposizione strumenti che gli permettano di eseguire una serie di attività facilitandolo nello svolgimento secondo criteri di massima economia di spazio e tempo.
Da questi presupposti nasce il desiderio verso una possibile rilettura del rapporto utente-oggetto, di un possibile ampliamento del contatto fisico mirante non più a gesti unidirezionali, ma al libero movimento dove l’obiettivo è quello di giungere a conclusioni progettuali che prendano in considerazione lo stato ed i problemi attuali: il carrello per la cucina deve essere concepito come uno strumento che rende la cucina o l’ambiente di preparazione dei cibi uno spazio-lavoro ideale.
Il progetto scaturisce da un’attenta analisi che dall’ergonomia trae fattore di stimolo partendo dal presupposto che il carrello è uno strumento di lavoro che deve essere adattato e personalizzato in base alle esigenze del singolo.
Il risultato finale interpreta una possibile soluzione a difficoltà presenti nella realtà quotidiana; su di un unico elemento è infatti possibile disporre dello spazio e degli accessori necessari offrendo la possibilità di ottenere configurazioni differenti in base alle necessità di ogni momento.
Un accessorio concepito a partire da esigenze reali e per questo capace di offrire un utile supporto all’utente, un progetto scaturito dal concetto della dematerializzazione combinata ad un miglior investimento tecnologico come contributo per una miglior presa di coscienza in senso ambientale.
Lungi da me l’intenzione e la presunzione di definire uno scenario di sostenibilità, ma piuttosto quello di cogliere elementi utili ad una profonda riflessione che stimoli la capacità di prefigurare futuri possibili; la strategia individuata ha il pregio di non mettere più in contrapposizione economia ed ecologia, ma di mettere in gioco creatività ed innovazione tecnologica presupponendo la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali e rafforzando il ruolo dei consumatori nell’orientare le scelte produttive.
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Pezzetti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Disegno industriale |
Relatore: | Paolo Maccarrone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 306 |
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