Il cinema di Gabriele Salvatores - Io non ho paura: un confronto tra opera letteraria e opera cinematografica
Quando ho cominciato questa ricerca, di Gabriele Salvatores avevo solo poche informazioni: abitava a Lucca, aveva vinto un Oscar con Mediterraneo e aveva trasposto il bel libro di Ammaniti in un film. Ho deciso in ogni modo di allargare la mia conoscenza sul regista, non solo perché potevo avere la possibilità di recuperare del materiale interessante, ma anche e soprattutto perché volevo intraprendere una ricerca importante sul nuovo cinema italiano. Un cinema oggi, purtroppo, insignificante dal punto di vista artistico e morale, molto “americanizzato”. Ovviamente sono da farsi alcune eccezioni e il cinema di Salvatores fa parte di queste.
Ho cominciato il mio lavoro con la visione di Io non ho paura. Ero scettica, perché amante della lettura e quindi del bel romanzo di Niccolò Ammaniti pensavo di ritrovarmi di fronte al solito -bel libro, ma il film-. Invece è proprio questa opera cinematografica che mi ha incuriosito, che mi ha fatto porre delle domande a cui dovevo assolutamente trovare risposte. Da quel giorno così è cominciata la mia ricerca.
Il mio viaggio non si è soffermato solo sulla penultima opera salvatoriana ciò lo si può notare bene attraverso questo elaborato. Infatti, ho voluto ritracciare, sinteticamente, lo stesso percorso che ho affrontato durante il mio studio. La dissertazione intitolata Gabriele Salvatores-Io non ho paura: un confronto tra opera letteraria e opera cinematografica si suddivide in tre capitoli e un’appendice altrettanto importante. Il primo capitolo introduce la figura del regista italiano attraverso lo studio sintetico delle sue prime opere cinematografiche.
Amnésia, opera salvatoriana del duemiladue, è l’argomento del secondo capitolo del quale ho preso in esame i temi, le forme ed i modelli di riferimento confrontando questo lungometraggio con film precedenti dello stesso regista e non. Comunque l’aspetto più importante di questo capitolo è lo studio del trucco che ho potuto approfondire grazie ad un’intervista che ho realizzato a Silvia Canini, una delle truccatrici del cast di Amnésia.
Nel terzo capitolo finalmente ritroviamo il nocciolo della tesi: l’aspetto narratologico in Io non ho paura. Dopo una breve introduzione che spiega l’incontro tra Ammaniti e Salvatores approfondisco le differenze tra il testo letterario e il testo cinematografico (sceneggiatura) notando le sottrazioni, le aggiunte e le variazioni avvenute in fase di adattamento. Nei paragrafi successivi ho preso in esame la figura del narratore sia nel romanzo sia nel film. Mi sono dilungata ovviamente sulla trattazione della narratività estrinseca del racconto cinematografico per riflettere su un’enunciazione mascherata e delegata e un’enunciazione onnisciente. Ho concluso il mio discorso analizzando la gestione del sapere nell’opera cinematografica in termini di polarizzazione.
Attraverso questa ricerca spero di far capire al lettore chi sia Salvatores, quale sia stato il suo percorso di crescita intellettuale e cinematografica, per infondere in chi legge quella confidenza nella materia che lo porterà ad osservare meglio i problemi posti nell’ultimo capitolo. Ma il mio “viaggio” non è finito. In appendice ho voluto inserire due interviste molto importanti: ad Antonella Gemignani, sua cara amica e alle due costumiste Patrizia Chericoni e Florence Emir. In entrambe il lettore, non solo troverà alcune conferme, ma potrà anche provar “sollazzo”.
Ho voluto trattare l’argomento con un lessico semplice e poco tecnico, tranne nell’ultimo capitolo nel quale non ho potuto fare a meno di usare terminologie appartenenti ad un registro scientifico, perché vuole essere una dissertazione comprensibile a tutti.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Elisa D'agostino |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Cinema, teatro, produzione multimediale |
Relatore: | Lorenzo Cuccu |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 104 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Nirvana un film di Gabriele Salvatores
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi