Slow Food. Nuovi percorsi di qualificazione del gusto
Negli ultimi anni si assiste ad un notevole mutamento nei comportamenti di consumo da parte di una vasta parte di consumatori, che consiste in una sostanziale nuova visione del consumo come comportamento responsabile, morale e attivo socialmente e nell’investimento di un valore qualitativo differente all’oggetto di consumo.
In effetti, nel nostro paese, si è sempre stati in presenza di comportamenti di consumo alimentare peculiari che univano ad una forte tradizione regionale, uno spiccato senso per la convivialità ad una considerazione quasi rituale del consumo del cibo. Le origini di questo tipo di comportamento sono da rilevare nel particolare sviluppo socio economico dell’Italia rispetto agli altri paesi. La frammentazione politica e il disagio sociale ed economico largamente diffuso hanno provocato uno sviluppo marcato e variegato di prodotti tipici e di usi alimentari peculiari; lentamente però nel corso del Novecento si è verificato un progressivo impoverimento della varietà presente sul nostro territorio e ad un abbandono di quella dimensione rituale che era propria del rito del cibo. Le cause di questi mutamenti sono conseguenti ad un cambiamento dei ritmi di vita e alla diffusione di modelli di consumo che si rifanno a realtà d’oltre oceano a cui va aggiunta una progressiva perdita del contatto con il territorio ed i suoi prodotti.
Tuttavia, negli ultimi anni una larga parte dei consumatori ricercano un consumo più attivo e consapevole che coinvolge aspetti più ampi della vita sociale, vicina e lontana da sé. La parola qualità, quindi, ha assunto conseguentemente connotati differenti e più ampi. Il consumatore ricercherà nel prodotto caratteristiche differenti che possano soddisfare le proprie priorità.
In questo panorama trova spazio il Movimento Slow Food che preso atto del fatto che i metodi di consumo non potevano e non dovevano ricondursi ad un modello basato su fast food, che poco rappresentava la nostra società, ha dato modo a queste tendenze opposte di esprimersi. L’idea portante è, sostanzialmente, che il cibo non è un semplice alimento con determinate caratteristiche nutrizionali, ma è composto di più livelli e coinvolge in modo globale la società. La scelta di consumo di un determinato alimento comporta conseguenze ed è sostenuta da scale valoriali complesse che non possono essere sottovalutate.
Consumo quindi in questo caso come presa di posizione contro una realtà che non si sente più come rappresentativa dei propri valori di base. Per fare ciò il consumatore cerca una riscoperta delle tradizioni locali, una sorta di ritorno alle origini, una presa di distanza dalla standardizzazione del gusto, attraverso un consumo consapevole ed informato che però è spinto dalla ricerca e dalla necessità di difesa del piacere.
Slow Food a questo proposito sostiene una sensibilizzazione del consumatore, che quindi deve acquisire consapevolezza delle proprie azioni di consumo che non sono svincolate al sistema economico, politico, morale ed etico globale. Diversi sono quindi gli strumenti utilizzati da questo movimento. Innanzi tutto l’educazione al gusto e associando una scoperta sensoriale del cibo e una vicinanza fisica dei produttori e dei consumatori. Inoltre sostenendo la protezione della biodiversità e nel far ciò assimilare il patrimonio alimentare di un determinato territorio ad un bene di carattere culturale.
La rivalorizzazione qualitativa del prodotto, quindi, passa attraverso altre caratteristiche, come la riscoperta dell’atto del cibarsi come rito e, per questo, come mezzo di conoscenza, sia tra persone che più in profondità con il territorio. Prende corpo una concezione del tempo che diviene dilatato per permettere una convivialità che sembrava perduta ma che, invece, viene riscoperta come fondante per la costruzione di una società più solida; si considera il cibo, nuovamente, come fonte di piacere. Era in atto, e lo è ancora, un processo di rivalorizzazione dei comportamenti di consumo, e della fruizione alimentare in particolare, che questo Movimento ha saputo raccogliere e sviluppare in una continua ricerca che passando per il piacere sensoriale tende alla conoscenza e che attraverso il sostegno e la salvaguardia del patrimonio culturale alimentare tende ad un consumo attivo ed inserito nel mercato globale, ma non inteso come sinonimo di mercato delle multinazionali, ma considerato in quanto mercato del mondo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Soverini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Roberta Sassatelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 168 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
I consumi nella transizione alla postmodernità. Il corpo come luogo del consumo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi