Nicolò Zeno (1515-1565): dalla storia contemporanea alla storia delle origini
Questa tesi di laurea ha come oggetto lo studio delle opere del patrizio veneziano Nicolò Zeno (1515-1565), che, appartenente ad una delle famiglie più illustri di Venezia, si distinse come uomo di governo della Repubblica di Venezia ed anche come autore di quattro opere storiche relative a diversi periodi della storia veneziana.
Quale uomo politico Nicolò Zeno fu, senza dubbio, una figura di rilievo nella Venezia del ‘500. Lo Zeno iniziata la carriera politica come Savio agli Ordini dell'Arsenale (nel 1538, prima di aver raggiunto l' età legale per l' accesso alla carica) raggiunse l'apice della sua carriera negli ultimi anni della sua vita quando fece parte del Consiglio dei X (che, in quel periodo, era la più importante magistratura veneziana) e gli venne affidato il delicatissimo incarico di occuparsi della riorganizzazione dell'Arsenale di Venezia.
Nicolò Zeno era molto versato nelle cose tecniche e ne è dimostrazione il fatto che ricoprì sempre incarichi che richiedevano capacità organizzative, esperienza nella scienza idraulica, conoscenze in materia di artiglieria e di poliorcetica; questo prova che non ambiva alla carica in quanto tale ma si occupava di incarichi nei quali poteva dimostrare la propria competenza.
Nicolò Zeno era in contatto con i maggiori intellettuali veneziani di quel periodo. Con alcuni di loro fu in stretta relazione o per incarichi per conto della Serenissima (ad esempio l' umanista e progettista navale Vettor Fausto e l' esperto di idraulica Cristoforo Sabbadino), o per altri motivi (come nel caso del Ramusio).
Nicolò Zeno ci ha lasciato quattro opere storiche, tutte molto interessanti. Fin da giovane, benché impegnato nei pubblici uffici per conto della Repubblica si interessò ai fatti storici, ma sono le vicende riguardanti Venezia quelle che lo interessano maggiormente. Mentre era Savio agli Ordini dell'Arsenale, Nicolò Zeno scrisse su avvenimenti a lui contemporanei, componendo un' opera relativa alla guerra in corso tra Veneziani e Turchi negli anni 1537-1540. Lo svolgimento della guerra non diede certo lustro a Venezia: Nicolò, nel suo manoscritto, ci descrive in modo estremamente realistico e sincero lo svolgimento dei fatti (ed il comportamento degli uomini) che condussero la Serenissima all' inopinata sconfitta subita nella battaglia navale della Prevesa.
Vent'anni dopo il manoscritto esce a Venezia, per Plinio Pietrasanta, la seconda opera storica di Nicolò Zeno, ''Dell'Origine de' Barbari'', dedicato ad un grande amico del nostro, Daniele Barbaro, patriarca di Aquileia. Questo volume in 8° è l' unica parte superstite di una Storia Universale (o Cronaca) scritta dal nostro patrizio veneziano ma che, purtroppo, andò perduta già nel XVII secolo, secondo la testimonianza del Casali Lo Zeno, con questo testo, affronta il complesso e dibattuto problema della fondazione della città di Venezia e della sua origine, dovuta alle invasioni barbariche, e, più precisamente (come scrive Nicolò Zeno nel suo testo), ''per la furia di Radagaiso, Re de' Gepidi'' che aveva provocato la fuga di migliaia di Veneti in direzione delle lagune. Con questo libro, Nicolò Zeno entra di diritto nella tradizione molto significativa delle origini della città di Venezia, contribuendo in modo significativo alla comprensione e all'inquadramento di un periodo oscuro della storia occidentale come quello delle invasioni barbariche. Anche se lo Zeno non sempre riesce nel suo proposito, è questa la sua opera maggiormente apprezzata dagli storici a lui contemporanei che tuttavia, a volte, gli rimproverano una talvolta infelice scelta delle fonti.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Bolognesi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1996-97 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Massimo Donattini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 269 |
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