Skip to content

Il meccanismo della rimozione nella vita psichica - Sue connessioni con la scissione nella psicoanalisi delle psicosi

Questa tesi si propone di esaminare il meccanismo della rimozione nella psicoanalisi come elemento costitutivo della vita psichica. Nel fare questo abbiamo ripercorso alcune tappe, che dalla teoria freudiana della rimozione, ci hanno portato ad esaminare i successivi sviluppi di questo concetto nella psicoanalisi del dopo-Freud. La prima parte dedicata a Freud espone la teoria della rimozione quale si è andata sviluppando nel sistema freudiano: principalmente essa emerge come processo psichico funzionale all’attività difensiva e come meccanismo specifico dell’isteria. Più precisamente essa si distingue tra le altre difese come operazione con cui il soggetto cerca di respingere o di mantenere nell’inconscio rappresentazioni legate ad una pulsione. Il suo scopo risponderebbe dunque all’esigenza di allontanare la fonte di pericolo rappresentata dalla pulsione. In questo senso abbiamo visto come tale meccanismo sta alla base della costituzione dell’inconscio come istanza psichica separata. Di qui la stretta correlazione tra rimosso e inconscio. Ci siamo poi soffermati sul processo della rimozione, come esso è stato formulato da Freud nella sua Metapsicologia: nel suo articolo La rimozione (1915) egli distingue tre fasi della rimozione: una “rimozione originaria”; una “rimozione propriamente detta”; infine una terza fase della rimozione, quella del suo fallimento ovvero del “ritorno del rimosso” rinvenibile nel sintomo nevrotico. Infatti la malattia è spesso correlata nel testo freudiano al fallimento della rimozione. Successivamente nella seconda parte ci siamo occupati del meccanismo della rimozione e delle connessioni che essa è venuta ad assumere con il meccanismo della scissione nel modello kleiniano. Questa connessione è data dal fatto che la scissione, che è una difesa primitiva, svolge una funzione analoga a quella svolta dalla rimozione in stadi successivi dello sviluppo. Infatti dalla forza con cui sarà impiegato il meccanismo della scissione nella prima infanzia dipenderà poi in un momento successivo la forza della rimozione.
Per questo possiamo dire che il meccanismo della scissione è alla base della rimozione. A questo punto tutta la teorizzazione kleiniana sulle difese primitive viene a costituire un nuovo modello per la spiegazione delle organizzazioni psicotiche (borderline) dove è la scissione la difesa predominante. Inoltre alla luce della concezione kleiniana è possibile rileggere il concetto di rimozione nei termini di una dissociazione dell’Io che può distruggere la coesione della personalità in modo permanente. Infine abbiamo dedicato un capitolo conclusivo ad un discorso critico circa gli sviluppi che il concetto di rimozione ha conseguito e sul significato che esso viene ad assumere tutt’oggi nell’ambito della psicoanalisi contemporanea, e della psicologia in generale. Abbiamo dunque esaminato l’ondata delle nuove concettualizzazioni, per capire in che modo la teoria della rimozione è stata oggetto di revisione e che cosa rimane della teoria tradizionale.
Ne abbiamo concluso che in generale il periodo del dopo-Freud si caratterizza per la tendenza a ricondurre verso una “diagnosi differenziale” il rapporto tra rimozione e scissione. Se confrontiamo i vari autori appare evidente un accordo generale su quali difese includere ora tra quelle primitive ora tra quelle nevrotiche. In quest’ottica rimozione e scissione rientrerebbero nei due modi possibili di costruzione della realtà: il modo nevrotico (dove è la rimozione la difesa specifica) e quello psicotico (dove la rimozione si caratterizza come frammentazione, separazione, forclusione in termini lacaniani). Sono questi i concetti che ritroviamo nelle teorizzazioni di Bion, Bergeret, Federn, Green, e negli studi pionieristici di Kohut e Kernberg che hanno approfondito l’importanza delle difese legate alla scissione.
La scissione si identificherebbe con il meccanismo della dissociazione intesa come separazione tra diversi strati del Sé non integrati. Infatti è proprio qui che si colloca la nostra ricerca, cioè nel fatto che, mentre la rimozione ci riconduce al conflitto intrapsichico, nel caso della scissione il tema principale non è il conflitto intrapsichico, ma la mancanza di coesività del Sé.
Per questo esse coinvolgono ambiti di studio diversi seppure tra loro complementari.
Comunque infatti rimozione e scissione si costituirebbero entrambe come meccanismi difensivi attraverso cui determinati contenuti della mente tenderebbero ad operare al di fuori della coscienza.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 INTRODUZIONE Gli studi psicoanalitici (da Freud ai nostri contemporanei) non finiscono mai di confermare l’importanza della rimozione come elemento costitutivo della vita psichica. Come afferma lo stesso Freud nel suo saggio sulla Storia del movimento psicoanalitico (1914) il concetto di rimozione appartiene a quella categoria di concetti, accanto a quello di inconscio, che costituiscono “il pilastro su cui la psicoanalisi poggia tutto il suo edificio teorico e la sua prassi terapeutica” (1914, p. 54). La rimozione, che allontana dalla coscienza i desideri inaccettabili, è il più classico e importante fra i meccanismi di difesa: “essa assicura che i desideri incompatibili con la realtà, le richieste pulsionali e ancora altre spinte motivazionali rimangano inconsci o vengano camuffati” (Bateman e Holmes, 1995, p. 96). Le idee fondamentali della psicoanalisi furono enunciate per la prima volta nel 1893 da Josef Breuer e Sigmund Freud nella “Comunicazione preliminare”, che faceva da introduzione agli Studi sull’Isteria. Tre anni dopo, Freud si riferiva al metodo terapeutico “catartico” di Breuer, consistente nella ricerca clinica condotta sui ricordi traumatici rimossi dai pazienti, come al nuovo metodo della psicoanalisi. Se, come afferma Hinshelwood, “originariamente la rimozione fu il meccanismo di difesa per Freud” (1989, p. 606) più tardi “egli iniziò a segnalarne altri” (ivi, p. 606). Come conferma la stessa Anna Freud, con il tempo “la rimozione viene ridotta nel suo significato a ‘un caso particolare’ di difesa. Il nuovo concetto della funzione della rimozione diventa un incentivo a ricercarne gli altri casi particolari di difesa e a classificarli in quanto conosciuti e descritti nel lavoro analitico” (1936, p. 179).

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

angoscia
bergeret
bion
difese
dissociazione
freud sigmund
inconscio
isteria
kernberg
klein melanie
kohut
nevrosi
proiezione
psicoanalisi
psicosi
pulsione
rimosso
rimozione
scissione
sintomo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi