Il contrasto dell'immigrazione irregolare via mare, tra repressione penale e diritto internazionale

Come verrà posto in evidenza nel corso della tesi di dottorato, le politiche europee in tema di immigrazione, asilo e controllo delle frontiere esterne sono spesso denotate da una tendenza degli Stati a non abbandonare le proprie prerogative sovrane, per cui non sempre le misure adottate risultano pienamente efficaci. Da questo punto di vista, nel contesto delle suddette politiche assume un ruolo fondamentale la solidarietà di cui all’art. 80 TFUE, secondo cui le politiche dell’UE nel campo del controllo delle frontiere, della protezione internazionale, dell’immigrazione e della tratta degli esseri umani, sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario. In particolare, l’art. 79, par. 1, prevede che la politica dell’UE in tema di immigrazione è finalizzata ad assicurare, tra le altre cose, la gestione efficace dei flussi migratori, nonché la prevenzione e il contrasto rafforzato dell’immigrazione illegale e della tratta degli esseri umani.
L’attenzione nei confronti del fenomeno migratorio, poi, risulta, soprattutto negli ultimi anni, molto elevato anche da parte dell’intelligence, che sempre di più si avvale di sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale volti alla previsione dei flussi. Naturalmente, trattandosi di un ambito nel quale le variabili in gioco appaiono piuttosto eterogenee, gli strumenti utilizzati non sempre riescono a fornire risultati ottimali, anche se appaiono notevoli gli sforzi degli “addetti ai lavori” sul piano internazionale per renderli maggiormente efficaci ed efficienti.