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''Mi metto nei vostri panni'': uno studio sull'efficacia della comunicazione empatica in ambito politico

Paul Watzlawick dichiara: "non si può non comunicare". Fin dalle origini l'uomo ha cercato modi e stratagemmi per condividere le informazioni con i suoi simili. Col passare dei secoli il modo di comunicare dell'uomo si è evoluto fino ad arrivare alla comunicazione di massa col crescente numero di interazioni anche a distanza di spazio e di tempo. Negli ultimi cinquant'anni è cresciuto l'interesse per un particolare processo cognitivo/emotivo che può avvenire durante l'interazione: l'empatia verso l'altro. Il processo empatico può essere utile in numerosi ambiti della vita quotidiana e negli ultimi anni si sta scoprendo quest'efficacia anche all'interno della comunicazione politica. La ricerca proposta svolge un'analisi sul modo di comunicare in relazione a questo processo fisiologico/cognitivo/emotivo, soprattutto quando l'empatia viene applicata e utilizzata dai leader politici per creare una comunicazione di carattere persuasivo nei confronti dei cittadini. L'elaborato è suddiviso in due parti: una parte teorica e una di carattere empirico. Nella prima sezione vengono messi in luce quali sono gli elementi della comunicazione più importanti per una comunicazione di carattere politico: la fonte, il messaggio e il ricevente. Inoltre vengono spiegate le origini del processo empatico, quali sono i meccanismi alla base di questa complessa emozione e la sua funzione nei diversi ambiti della vita quotidiana. Nella seconda sezione viene svolta un'indagine su un campione di giovani studenti universitari. L'indagine ha lo scopo di verificare se un candidato politico che si dimostra empatico verso gli elettori e le loro difficoltà viene valutato più positivamente e viene votato maggiormente rispetto a un candidato "non empatico".

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2 INTRODUZIONE “[…]una conoscenza emotiva di un altro essere umano, più che una comprensione intellettuale. Empatizzare significa condividere temporaneamente, sperimentare i sentimenti dell’altra persona. Si partecipa alla qualità ma non alla quantità, al tipo e non all’intensità dei sentimenti.” (B. E. Moore, B. D. Fine, 1968) “1) percezione dei messaggi verbali e non verbali dell’altra persona, 2) comprensione accurata del messaggio dell’altro, 3) esperienza della propria risposta somatica al messaggio dell’altro, 4) separazione dei sentimenti condivisi con l’altro da quelli sperimentati da solo, 5) comunicazione accurata dei sentimenti sperimentati con messaggi verbali e non verbali comprensibili e congruenti .” (T. Keefe, 1979) “[…] percepire lo schema di riferimento interiore di un altro con accuratezza e con le componenti emozionali e di significato ad esso pertinenti, come se una sola fosse la persona […]” (C. R. Rogers, 1980) “[…] il risultato dell’interazione tra funzioni cognitive ed affettive […] l’empatia è in funzione sia dello stato emotivo, sia della rappresentazione del mondo dell’altro.” (F. Fortuna, A Tiberio, 1999) Le discipline che si sono occupate dello studio dell’empatia negli ultimi 150 anni variano dalla filosofia alla psicologia ed è per questo che le definizioni che hanno riassunto il nucleo di questo processo, sono svariate e differenti fra loro. Empatia significa “sentire dentro” e indica una comprensione dei sentimenti e delle cognizioni dell’altro. L’empatia può essere un forte legame interpersonale, un fattore che può rappresentare un momento di crescita nell’individuo durante la relazione con l’altro. “Empatia” non è un concetto unitario ma una capacità comprendente aspetti cognitivi, affettivi e diversi livelli di profondità. Nella letteratura non risulta semplice e immediata l’interpretazione del fenomeno dell’empatia: spesso viene equiparata all’identificazione, all’imitazione, al role taking, concetti connessi con l’empatia ma che non dovrebbero essere confusi con essa. Le maggiori discussioni che troviamo in letteratura sul concetto

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Camilloni
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Scienze della Comunicazione e dell'Economia
  Corso: Pubblicità, editoria e creatività d'impresa
  Relatore: Anna Rita Graziani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 105

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