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Scrivere la tesi 

Mappe per scrivere la tesi

5 aprile 2023

Mappe per scrivere la tesi

Cos'è il mapping


Il mapping è un metodo che permette di rappresentare graficamente idee o ragionamenti e organizzare le informazioni. Esistono diversi tipi di mappe che rispondono a diverse ambiti di applicazione, compreso lo studio e la scrittura della tesi.

#1 - Mappe mentali


Cosa sono le mappe mentali?

La tecnica di raffigurazione del pensiero tramite mappe mentali (mind maps) è stata teorizzata dallo psicologo inglese Tony Buzan, al fine di stimolare l'associazione tra concetti ed implementare la memoria visiva.
La mappa mentale permette di riorganizzare le proprie idee, incoraggiare la creatività tramite associazioni e favorire la memorizzazione.
La mappa mentale è uno schema radiale, con una struttura di tipo gerarchico-associativa: le connessioni all'idea principale vengono sviluppate in senso orario tramite rami, che collegano ciascun elemento con quello che lo precede, e associazioni che collegano elementi gerarchicamente disposti in punti diversi della mappa.
Proprio per la loro natura emozionale ed evocativa, è consigliato incorporare nelle mappe mentali immagini ed elementi grafici che favoriscono la memoria visiva.
La mappa mentale, favorendo il pensiero intuitivo e la creatività, può essere utilizzata insieme alla tecnica del brainstorming, letteralmente tempesta di cervelli.
Benché il brainstorming di solito preveda il coinvolgimento di un gruppo, può essere utilizzato singolarmente, l'importante è produrre in modo creativo quante più idee e associazioni possibile.

Perché le mappe sono utili per la scrittura della tesi?

Se ti capita di trovarti davanti al pc e non sapere cosa scrivere o come iniziare a scrivere, una mappa mentale può essere lo strumento che ti aiuta a sbloccarti.
Un eccesso di informazioni può facilmente causare confusione nelle fasi di lettura del materiale o di scrittura della tesi. In questo caso, prendere un foglio e iniziare a disegnare una mappa mentale è molto utile per mettere ordine nei nostri pensieri e rielaborare in modo personale quello che stiamo leggendo.
La mappa mentale, al contrario di altre tipologie di schemi, è uno strumento flessibile e dinamico che permette di integrare concetti e associazioni nella mappa proseguendo nella lettura del materiale o nella riflessione sull'argomento.
Le mappe mentali sono utili come supporto alla creatività, sia alla rappresentazione di un pensiero che alla sua comunicazione, in quanto sono in grado di esplicitarne graficamente i legami concettuali.

Come si costruisce una mappa mentale?

Partiamo da un foglio bianco (anche A3), orientato in orizzontale, rappresentando al centro l'argomento principale, anche tramite un disegno. Da questa idea centrale svilupperemo i rami principali, che andremo a rendere graficamente utilizzando delle linee più spesse e un colore diverso per ogni ramo, procedendo in senso orario. Da questi rami principali si estenderanno dei sottorami, dello stesso colore del ramo principale, che accoglieranno delle parole-chiave. I sotto rami sono collegati tra loro da un nesso causale o gerarchico.
Se vogliamo segnalare un collegamento indiretto tra due concetti, possiamo utilizzare un ramo tratteggiato; se invece ci sono concetti che non riusciamo ad esprimere tramite una parola-chiave, possiamo utilizzare una casella.
Nella mappa possiamo "giocare" con i colori, le dimensioni e lo stile dei caratteri e le immagini, curando l'impatto visivo della mappa.

#2 - Mappe concettuali


Cosa sono le mappe concettuali?

Le mappe concettuali sono degli strumenti molto utili per l'organizzazione e la schematizzazione dei concetti. Questa tecnica fu teorizzata negli anni settanta dall'accademico statunitense Joseph D. Novak, che delinea tre caratteristiche principali della mappa concettuale:
1. è uno schema reticolare;
2. è composta da nodi concettuali, ogni nodo rappresenta un concetto elementare racchiuso in una sagoma geometrica;
3. i nodi concettuali sono collegati mediante delle relazioni di tipo connessionista: i nessi logici tra i concetti sono rappresentati come frecce orientate e dotate di un'etichetta che chiarisce il tipo di relazione tra i nodi concettuali.
Le mappe concettuali sono orientate principalmente a favorire la capacità di analisi, la conoscenza e la risoluzione dei problemi.

Perché sono utili per la scrittura della tesi?

Le mappe concettuali sono molto utili sia in fase di studio e lettura delle fonti che in fase di scrittura della tesi. Mentre leggi il materiale per la tua tesi, puoi utilizzare le mappe concettuali per schematizzare i vari argomenti dei libri o articoli, aiutando quindi la memorizzazione.
In fase di scrittura potrai utilizzare le mappe concettuali già fatte in fase di ricerca:
→ per recuperare velocemente i temi principali analizzati nelle fonti bibliografiche
→ per organizzare meglio il tuo lavoro
→ per ritrovare i collegamenti tra i vari paragrafi o capitoli della tesi più facilmente

Come si costruisce una mappa concettuale?

Per prima cosa, fai una lettura ragionata: dovrai evidenziare i concetti principali e secondari nel testo che stai leggendo, segnalandoli in modo diverso (ad esempio, evidenziando quelli principali e sottolineando quelli secondari oppure utilizzando colori diversi). Sempre in fase di lettura, cerca di segnalare tramite frecce o altri simboli, le relazioni tra concetti.
Dopo la fase di lettura, si può iniziare la fase di organizzazione dei concetti e stesura della mappa (su un foglio o su PC).
La mappa concettuale parte da un concetto principale che, tramite l'ausilio di frecce o ramificazioni, possiamo dividere in sotto-concetti collegati da nessi logici.
Gli elementi fondamentali della mappa concettuale sono:
→ i NODI CONCETTUALI, ovvero i concetti principali e secondari rappresentati da una parola o una breve frase racchiusi all'interno di una figura geometrica. Si possono utilizzare diversi colori per differenziare i concetti (ad esempio, puoi utilizzare un colore per i concetti principale e uno diverso per quelli secondari).
→ le RELAZIONI ASSOCIATIVE, in pratica le connessioni tra i concetti rappresentati graficamente da frecce o rami che collegano le figure geometriche. È possibile inserire una parola o una breve frase per chiarire il nesso logico tra i concetti.
Potrebbe essere utile annotare i criteri utilizzati in una legenda nell'angolo del foglio.

#3 - Mappe argomentative


Cosa sono le mappe argomentative?

Le mappe argomentative sono un metodo di rappresentazione grafica di un ragionamento tramite diagramma. Sono uno strumento utile nello sviluppo del pensiero critico.
La mappa argomentativa contiene gli elementi principali che formano l'argomentazione, ovvero le premesse e le conclusioni, dette anche ragioni e tesi. Questi elementi sono collegati da inferenze singole o catene d'inferenze, ovvero conseguenze logiche di una premessa.
Le mappe argomentative possono anche mostrare co-premesse, obiezioni, controargomentazioni, confutazioni e lemmi.
Esistono diversi stili di mappe argomentative, ma spesso sono funzionalmente equivalenti e rappresentano le singole affermazioni di un argomento e le relazioni tra di esse.
Lo scopo delle mappe argomentative è quello di esplicitare la struttura logica delle argomentazioni, identificare le ipotesi non dichiarate, valutare la forza di un'argomentazione e aiutare alla comprensione dei dibattiti.

Perché sono utili per la scrittura della tesi?

Le mappe argomentative sono utili per la scrittura della tesi perché permettono di partire da una tesi e sviscerare argomentazioni e controargomentazioni.
Se abbiamo difficoltà nel determinare le ragioni di una determinata tesi o presa di posizione, tramite l'uso della mappa argomentativa, possiamo analizzare la struttura dell'argomentazione e mettere in mostra la logica a supporto della tesi.
Una mappa argomentativa può aiutarci a comprendere una linea di ragionamento altrui, quindi possiamo utilizzarla in fase di lettura delle fonti bibliografiche.
Se invece partiamo da una tesi frutto di un nostro ragionamento, la mappa argomentativa ci permette di valutare se il ragionamento ha un senso, se le premesse da cui partiamo sono valide, la forza dell'argomentazione e le eventuali obiezioni che possono scaturire.

Come si costruisce una mappa argomentativa?

La mappa argomentativa è un diagramma con una struttura ad albero in cui ciascuna delle ragioni descritte portano alla conclusione. Non c'è consenso sul fatto che la conclusione debba trovarsi in cima all'albero con le ragioni che la precedono o che debba trovarsi in fondo con le ragioni che la raggiungono.
Una mappa argomentativa contiene i seguenti elementi:
premessa indipendente che può sostenere la conclusione da sola
co-premesse in cui almeno una delle premesse unite richiede un'altra premessa prima di poter dare sostegno alla conclusione
conclusione intermedia dove un'affermazione è sostenuta da un'altra affermazione che viene utilizzata a sua volta per sostenere un'altra affermazione, cioè la conclusione finale o un'altra conclusione intermedia.
conclusione finale

Nella mappa argomentativa possono essere esposte anche:
→ contro-argomentazioni
→ ipotesi implicite
→ confutazioni
→ lemmi