Guida tesi di laurea Come citare
Il plagio nella tesi di laurea
7 dicembre 2021
Annette Schavan, Victor Ponta, Carmen Monton, Ursula von der Leyen.
Questi sono solo alcuni dei nomi più famosi che sono stati accusati di aver plagiato la tesi di laurea.
Un consiglio: se anche tu non vuoi che in futuro la tua carriera sia messa a rischio, presta particolare attenzione a come inserisci note e citazioni nella tua tesi.
Cosa si intende per plagio?
Nell’ambito del diritto d’autore, il plagio è definito come l'appropriazione tramite copia totale o parziale della paternità di un'opera dell'ingegno scritta da altri, anche quando siano inserite nella propria opera solo parti di altre senza indicarne la fonte.
Le tipologie di plagio
Copia-incolla
Soprattutto se stai scrivendo una tesi compilativa, puoi pensare che sia sufficiente riportare parole altrui accostandole in una sorta di collage.
Anche se non è sbagliato riportare brani tratti da altri autori, è necessario che il lettore possa capire con chiarezza quali parti della tesi sono scritte da te e quali sono prese da altri testi grazie ad una corretta citazione.
Parafrasi
Anche una parafrasi di un testo altrui è da considerarsi plagio: modificare qualche frase, sostituire qualche parola con dei sinonimi e aggiungere due congiunzioni non significa infatti che il testo sia stato davvero rielaborato.
In questo caso hai due opzioni: o costruisci un discorso tuo che sia originale, oppure riporti il testo con una citazione.
Appropriarsi di una teoria o pensiero
Anche far passare come propria una teoria, un’idea innovativa, una relazione causa-effetto originale, un progetto tecnico costituisce una violazione del diritto d’autore.
Appropriarsi di una tesi scritta da altri
Far passare come propria una tesi scritta da un altro laureando, o scritta su commissione costituisce plagio.
In quest'ultimo caso commette reato sia chi presenta come propria la tesi scritta da altri, sia chi ha scritto la tesi stessa.
Pensa che, secondo la normativa vigente, anche il solo pubblicizzare la propria attività di redazione di tesi su commissione costituisce di fatto un reato (Art. 4 L. 19 aprile 1925, n. 475).
Il paradosso: una tesi originale ma autorevole
"Come faccio a scrivere una tesi originale e nello stesso tempo basata su fonti autorevoli senza cadere nel plagio?"
Una buona domanda che può sembrare un paradosso, ma è più facile a dirsi che a farsi.
Con una solida ricerca bibliografica, un buon lavoro di sintesi e l'applicazione di un pensiero critico non è difficile costruire un discorso personale, ma non campato in aria.
Tieni a mente che la tua tesi deve essere originale, che non significa necessariamente inventarsi idee nuove.
Se per una tesi sperimentale è più semplice, per una tesi compilativa puoi inserire dei commenti personali su un argomento, oppure fare una sintesi tua di un problema trattato da più autori, o ancora approfondire un singolo aspetto di un tema più ampio.
L'originalità della tesi è la differenza tra un mero collage di citazioni e l’utilizzo di queste citazioni per creare un nuovo quadro.
Puoi chiedere consiglio al tuo relatore/alla tua relatrice che saprà seguirti al meglio.
E se sei in dubbio se inserire o meno una citazione poniti questa domanda:
"È chiaro a chi legge se questa idea/questa citazione è stata scritta da me o da un altro autore?"
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Evita il plagio! Grazie all'elenco dei link rilevati puoi controllare di aver fatto un buon lavoro