La vostra azienda è buona o cattiva? Ve lo dice Sopo.it...
Novità dalla Rete
21 giugno 2011
di Miriam Carraretto
Avete presente Tripadvisor.com, il sito che raccoglie recensioni di hotel, foto e consigli di viaggio confrontando le tariffe migliori con un semplice clic e facendovi fare la scelta giusta prima di partire? Sarete felici di sapere che esiste anche un portale che fa la stessa cosa con le aziende e le società per cui tutti noi lavoriamo. Avete capito bene: un sito indipendente, implementato dagli utenti, che permette di stilare una classifica delle realtà professionali più virtuose, votate direttamente dai loro dipendenti in modo rigorosamente anonimo, a partire da una serie di parametri predefiniti.
Stiamo parlando di Sopo.it (www.sopo.it), nato da un'idea della società brindisina Buon Lavoro! S.r.l., così brava da aggiudicarsi il concorso rivolto ai giovani per idee imprenditoriali innovative promosso dal Ministero italiano per le Politiche giovanili, dalla Regione Puglia e dalla società Principi Attivi. Un modo nuovo per pensare il luogo di lavoro, uno strumento utilissimo per capire dove siamo finiti (professionalmente parlando) o cosa ci attende dopo un colloquio andato bene.
“Il vero obiettivo di Sopo”, ci spiega una delle sue creatrici, Amalia Mariotti (le altre “menti” sono Stefano Parisi e Chiara Parisi), “è migliorare la qualità del lavoro nelle aziende attraverso l’aggregazione e la condivisione delle informazioni, delle esperienze e dei suggerimenti degli utenti”. Una mission piuttosto ambiziosa per una realtà imprenditoriale piccola e con scarsi mezzi, la cui buona fede però è data dall'assenza totale di relazioni con le aziende recensite, che hanno già raggiunto quota 800. In pratica, Sopo ci aiuta a prendere decisioni consapevoli sul mondo del lavoro, e attraverso i feedback dei suoi utenti, che rispecchiano esperienze dirette, ci dà tutte le dritte per capire se quello è il posto di lavoro che fa per noi. In termini di benefit, di gratificazioni, di orario, di prospettive reali di carriera...
Il progetto nasce dalla necessità degli utenti di valutare il proprio posto di lavoro e avere la possibilità di conoscere in anticipo la realtà aziendale leggendo i commenti di chi ci lavora. “Sinora”, ci racconta ancora Amalia, “non esistevano mezzi per valutare il lavoro all'interno di un'azienda. Noi ci siamo inventati un modo per oggettivizzare in un certo senso questo aspetto: si possono esprimere voti da 1 a 5 per macroaree e lasciare un commento, quindi si ha sia una valutazione oggettiva che una soggettiva”.
Tra azienda e dipendente esiste un vero gap a livello informativo: l'azienda “vuole sapere tutto della persona a cui sta facendo un colloquio, il dipendente invece ha pochi strumenti di misurazione di chi ha davanti. Nella teoria economica si direbbe che il vantaggio informativo condiziona la definizione delle caratteristiche del contratto ottimale tra l'azienda, che propone il contratto, e il candidato, che può accettare o rifiutare. Quando una delle parti contrattuali possiede più informazioni della controparte, questa asimmetria si riflette sulla capacità di influenzare a proprio favore il risultato della negoziazione. Potere informativo è quindi sinonimo di potere contrattuale ed economico”. Dunque, Sopo si vuole porre come punto di incontro tra azienda e dipendenti, il che “fa bene anche all'azienda stessa, perché può conoscere quali sono i punti deboli percepiti dai suoi dipendenti e lavorare per migliorarsi”.
Gli utenti hanno a disposizione 9 indicatori: stipendio e benefit, work/life balance (cioè il rapporto tra le ore lavorative e il tempo libero), opportunità di carriera, stabilità del posto di lavoro, capacità del management, ambiente di lavoro, rispetto per la persona, etica e professionalità, trasparenza. Esprimere un giudizio sulla propria azienda è semplicissimo: basta registrarsi sul sito, votare attraverso gli indicatori di performance, motivando la propria valutazione, che ricordiamo è anonima, e poi è possibile confrontare le aziende attraverso il voto degli altri utenti, guardare le classifiche e condividere le proprie esperienze. “Qualcuno guarderà lo stipendio, qualcun altro la carriera. Insomma, ognuno può visionare le classifiche ordinate secondo il parametro che più gli interessa”.
Da qualche giorno, grazie al nuovo look che Sopo si è dato, gli utenti hanno anche la possibilità di parlarsi attraverso un blog e cercare il lavoro desiderato. “Tutti i commenti lasciati, comunque”, continua Amalia, “sono moderati da noi, per evitare, com'è già successo, di dover gestire sfoghi o questioni prettamente personali che non ci competono, e verificare che non siano sempre le stesse persone a votare”.
Sopo piace, e non solo a chi lavora, com'è ovvio, ma anche alle aziende. Quindi, visto che “la vita è troppo breve per il lavoro sbagliato”, come recita il suo slogan, perché non sfruttarlo?