A Torino ESCP Europe e Circolo dei lettori insieme per parlare di futuro, economia e società
Incontri
14 febbraio 2013
Per il 2° anno consecutivo, i giovani studenti dell’ESCP Europe Business School di Torino conducono presso il Circolo dei lettori una serie di dialoghi per capire il futuro che è già tra noi e le sue conseguenze sulla società e sull’economia.
Quali sono i fattori decisivi dell’economia del presente e del futuro? Come la rete e le nuove tecnologie cambieranno l’economia? Quali i vantaggi e gli svantaggi di una Europa unita? E ancora, quali le nuove frontiera della cultura? E perché alle imprese conviene essere sostenibili?
Quattro appuntamenti per confrontarsi con docenti, giornalisti e imprenditori e capire insieme qualcosa in più di un futuro che è già tra noi.
Dopo il primo incontro dedicato a "Come la rete cambia l'economia", si prosegue giovedì 21 febbraio alle 21 con al centro del dibattito il tema "L'Europa unita: prospettive di una grande Europa". L’Europa ha bisogno di essere unita per competere con lo sviluppo dei paesi emergenti. Qual è il vantaggio oggettivo di un’Europa unita? Quali costi politici ne conseguono? Quale deve essere il punto d’arrivo del progetto europeo? Alessandro Fugnoli, strategist Kairos Partners, dialoga con Bruno Amoroso, docente di Economia internazionale e dello sviluppo all’Università di Roskilde, in Danimarca.
Giovedì 7 marzo l'appuntamento è con "Medio Oriente e Asia: Nuove frontiere della cultura". Il Qatar è attualmente il maggior compratore di arte contemporanea. Città come Hong Kong, Dubai e Abu Dhabi creano grandi musei firmati dai più famosi architetti del mondo. Asia e Medio Oriente investono in cultura. Qual è lo scopo di tali progetti? Mercificazione dell’arte o volontà di dar vita a nuovi poli culturali? Quale stimolo per l’Italia? Ne discutono Severino Salvemini, docente di Economia aziendale e delle istituzioni culturali alla Bocconi, Cristiana Perrella, critica d’arte, e Giovanni Curatola, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte musulmana presso l'Università degli studi di Udine.
L'ultimo incontro, mercoledì 13 marzo, sarà dedicato infine al "Perché conviene essere sostenibili". La terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri ma ci è stata data in prestito dai nostri figli. La responsabilità sociale dovrebbe essere una strategia di business per ogni azienda. Perché, per durare nel tempo, lo sviluppo economico deve essere capace di creare valore e futuro. Ne parlano Pier Mario Barzaghi, CSR Manager - KPMG, Roberto Berardi, presidente European Tissue Producer, e Luca Savoja, docente di Sociologia all'Università di Torino.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info su circololettori.it