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Il Master in giornalismo dell'Università di Torino vincitore del concorso video sulla Carta di Treviso

3 novembre 2009

Il Master in Giornalismo dell’Università di Torino ha vinto, primo assoluto tra tutte le scuole italiane, il concorso tra video dedicati alla Carta di Treviso e al tema minori e informazione indetto dall’Ordine nazionale dei Giornalisti.

Saranno dunque due allievi e un docente del Master torinese a partecipare, il 10 dicembre prossimo, alle celebrazioni indette a New York dall'Onu per il ventennale della Dichiarazione dei diritti del Fanciullo.

Il video vincitore, realizzato da quattro studenti in collaborazione con i tutor del laboratorio radiotelevisivo del Master è dedicato al caso di Serena Cruz, la bambina filippina adottata illegalmente da una famiglia di Racconigi (Cuneo) nel 1989, e divenuta attraverso un drammatico caso giudiziario il simbolo delle contraddizioni e del dibattito sul modo nel quale i media affrontano i temi collegati all'infanzia.
Proprio quel caso - conclusosi con la decisione del Tribunale per i Minori di Torino di affidare la bambina a un'altra famiglia adottiva - diventò un elemento di riflessione decisivo nel processo che il 5 ottobre 1990 culminò nella firma della Carta di Treviso tra Ordine dei Giornalisti, Federazione nazionale della Stampa Italiana e Telefono Azzurro. La Carta di Treviso, poi arricchita e integrata, ha come principio centrale la difesa dell'identità, della personalità e dei diritti del minore protagonista di fatti di cronaca, costituisce una norma vincolante e si richiama proprio alla Convenzione dell'Onu sugli stessi temi.

Nel video vincitore del concorso (titolo I cronisti e la bambina, durata 7' 40"’) si ripercorrono le tappe principali della vicenda attraverso le voci dei protagonisti e dei giornalisti: tra gli intervistati, Serena Cruz, oggi maggiorenne, la madre adottiva Cristina Nigro, la magistrata Graziana Calcagno, il pubblico ministero che si occupò del caso, i giornalisti che raccontarono la storia.

Particolare soddisfazione per il riconoscimento, "che giunge in un momento di grande criticità per le Università italiane e per i giornalisti e le loro scuole, impegnati ad affrontare una durissima crisi" è stata espressa dal presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte Sergio Miravalle.