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La sezione competenze nel CV - Parte 3: focus sulle competenze hard
10 settembre 2019
Con competenze hard si intendono quelle competenze che possono essere certificate o comunque sono misurabili concretamente: competenze tecnico-scientifiche, linguistiche ed informatiche.
L'impatto positivo dell'inserire una certificazione nel proprio CV è dimostrata anche da una recente indagine su LinkedIn 2019 Workplace Learning Report che registra come la presenza di certificazioni aumenti del 60% la frequenza di visita del proprio profilo.
Il modo giusto con cui inserire queste competenze nel CV può variare a seconda del livello di esperienza lavorativa o se si tratti di un'autocandidatura o meno (leggi anche La sezione competenze nel CV - Parte 2: come inserirle?)
In linea di massima per tenere il CV snello è meglio inserire le competenze hard come elenco, dividendole per settori, ovvero:
- Competenze linguistiche
È importante avere una certificazione del livello raggiunto per ciascuna lingua citata.
In alternativa, se preferite inserire un’autovalutazione, fate riferimento alla scala standard, che in Europa si chiama CEFR mentre negli Stati Uniti abbiamo la ACTFL e ILR.
Per l’inglese, in alternativa a certificazioni a pagamento, è possibile ottenere una certificazione attraverso un test su EF SET, i cui punteggi sono approvati ed utilizzati dalle università e dai datori di lavoro, perché il test è allineato con gli standard internazionali stabiliti dal Consiglio Europeo.
Se avete conoscenze base di una lingua, meglio non citarla nemmeno: difficilmente avreste la competenze per utilizzarla sul luogo di lavoro, a meno che la competenza linguistica non sia una richiesta specifica dell'azienda.
In questo elenco fai cenno anche alle esperienze di lavoro/ di studio all'estero, che attestano ulteriormente il livello di competenza della lingua.
- Competenze tecnico-scientifiche ed informatiche
Riguardano tutte le abilità acquisite nella gestione di processi specifici di una disciplina, oppure la capacità di utilizzare determinati programmi o la conoscenza di linguaggi informatici.
Evitate di voler inserire competenze a tutti i costi scadendo nel banale o nel ridicolo: capacità di gestire un account email o di scrivere in Word sono date per scontate.
Indicate solo competenze avanzate o per programmi specifici (Autocad, Photoshop…) e, ancora una volta, selezionate le competenze più adatte alla posizione per cui vi candidate.
Quali sono le competenze più richieste?
Oltre a quelle specifiche elencate in un’offerta di lavoro, è interessante dare uno sguardo a quali sono le hard skills maggiormente richieste.
Nell'annuale indagine Global Talent Trends 2019 svolta da LinkedIn viene proposta una lista delle prime 25 competenze maggiormente ricercate dalle aziende, tra cui cloud computing, AI, Analytical Reasoning.
Commenta così Paul Petrone, Head of Academic and Government Marketing a LinkedIn:
"The skills on this list reflect the impact of our increasingly digital world. Yes, that means a spike in cloud computing and AI, but it also means a spike in improving that digital experience (i.e. UX Design, web development, etc.).
Digital is also giving new uses for skills – for example, there’s increased demand for audio production. This was a skill formerly needed for radio production; today, it’s used for producing podcasts and digital ads.
[...]
Unsurprisingly, tech skills dominate this wish list. However, with skills like Journalism, Social Media Marketing, Corporate Communications, and Competitive Strategies making the list, it’s clear companies are looking for new ways to stand out and tell their story in a competitive market." (da The Skills Companies Need Most in 2019 – And How to Learn Them)
La sezione competenze nel CV - Parte 1: competenze hard o soft?
La sezione competenze nel CV - Parte 2: come inserirle?
La sezione competenze nel CV - Parte 4: focus sulle competenze soft