News Formazione
Un percorso di studi personale
24 gennaio 2017
L'offerta tra master, corsi di specializzazione e lauree lascia a volte perplessi su quale percorso sia il migliore per noi.
Senza considerare i fattori quali i costi, la voglia/necessità di entrare il più presto nel mondo del lavoro, l'efficacia del corso stesso per i nostri obiettivi.
Se ti senti assalire da quell'ansia mista a sconforto di chi non sa quali pesci pigliare, prova a leggere l'esperienza di Ankit Khandelwal.
Te lo segnaliamo per il suo approccio fuori dall'ordinario nella scelta del suo percorso di studio partendo da una passione e un obiettivo ben precisi: il suo era diventare un Global Manager.
Non avendo una sicurezza finanziaria e insoddisfatto delle opzioni di studio a sua disposizione, ha deciso di affrontare con piglio scientifico la creazione di un personale piano di studio.
L'intento, partendo dalla sua laurea in chimica, era di non inseguire per forza il titolo di studio o la scuola prestigiosa, ma di concentrarsi sulla costruzione di una serie di competenze:
1- nei primi due mesi ha identificato quali erano le competenze che doveva maturare per il tipo di lavoro che voleva svolgere, catalogando i problemi principali che le grandi e piccole aziende devono affrontare e studiando i report sui trend futuri;
2- poi ha costruito il suo piano di studi basandosi sulle offerte dei MOOCs e su varie risorse online;
3- infine ha cercato occasioni per testare nel concreto le abilità acquisite attraverso i projects dei corsi seguiti, volontariato, attività freelance.
Ha impiegato due anni, dal 2012 al 2014, lavorando full-time al suo progetto di studio Envisioning 21st century global manager portato a termine con risorse minime e usando tutto ciò che aveva gratuitamente a disposizione.
Ma come si è mantenuto in quei due anni?
Risponde sul suo sito: "[...] Tutto ciò di cui avevo bisogno era internet e un computer. Vivere in una piccola città ha reso più semplice sopravvivere con un piccolo budget. [...] Inizialmente ho intrapreso l'attività di scrittore freelance e di consulente per piccoli progetti. Questo mi ha dato la possibilità di guadagnare abbastanza e di avere tempo per schedulare in modo flessibile i miei studi. Diventare imprenditore di me stesso inoltre mi ha insegnato molto."
E quali sono stati i risultati?
Sempre dal suo sito: "Non ho debiti, ho maturato le competenze che mi interessavano e testato tutto ad un livello pratico. [...] Oggi ho contatti in più di 100 nazioni, l'abilità di comunicare in più di 3 lingue e di dialogare con persone di differenti culture. Sono contento di avere competenze pratiche piuttosto che conoscenze teoriche."
Cosa ci insegna quindi Khandelwal?
Di concentrarci su un obiettivo e una lista di competenze precise da coltivare.
Di costruire attorno a questo centro un piano di studio che peschi un po' qua - dai corsi istituzionali -, un po' là - da altre risorse -, un po' andiamo a scovare noi nuove opportunità .
Di testare tutto nella vita pratica.
Di non arrendersi ma essere flessibili.
E arriveremo, come Khandelwal, ad "essere felici" e soddisfatti delle nostre scelte.