A Padova un master che unisce la filosofia al lavoro

2 settembre 2010

Quante volte si è sentito dire che la filosofia non apre sbocchi professionali? Eppure esiste una necessità da parte delle aziende di reperire laureati in filosofia, anche se spesso sono proprio le Università a non proporre elementi di raccordo tra la didattica e le esigenze del mondo del lavoro.

Succede così che gli studenti di filosofia non abbiano la minima idea di come impegare professionalmente il proprio sapere: in questo caso il rischio è che gli studenti finiscano per maledire i propri studi, e che le aziende rinuncino a investire sui giovani che escono da questa facoltà.

Proprio a fronte della riflessione su come la filosofia può aiutare a risolvere non solo le problematiche sociali ma anche quelle didattiche, formative e aziendali, l’Università di Verona ha dato il via al Master di II livello in Filosofia come via di trasformazione. Il corso biennale è indirizzato a una nuova generazione di filosofi e filosofe destinate a lavorare in contesti professionali differenti ma accomunati dal bisogno crescente di senso, di riflessioni e, soprattutto, di risposte.

L’intento del master è quello di rispondere fattivamente all’attuale crisi culturale della nostra epoca, conformatasi sul culto delle idee astratte e sugli specialisti esasperati, attraverso la creazione di figure professionali in grado di affrontare, grazie ad un bagaglio di competenze scientifiche e magistrali, problemi soggettivi, sociali, politici, familiari, lavorativi, adolescenziali, formativi, culturali e di incontro con culture diverse.

Il corso è strutturato in 3.000 ore complessive, comprensive delle ore di studio individuale, ed è aperto a laureati e laureate con Laurea Magistrale e ante riforma: lettere e filosofia, ex magistero, architettura, scienze politiche, scienze della formazione, medicina e anche alle lauree specialistiche in scienze infermieristiche e nelle professioni sanitarie.