Consigli pratici per studiare in Australia
29 marzo 2010
Le testimonianze dirette degli studenti che hanno frequentato un master sono un prezioso elemento di valutazione per chi si appresta a scegliere un percorso di formazione post-laurea. E Internet è, a questo proposito, una preziosissima fonte di informazioni.
Sul sito Italiansinfuga.com, ad esempio, si può leggere un'interessante intervista fatta ad Elisa Paravidino, studentessa italiana che ha fatto un'esperienza di studio universitario a Melbourne, dove oggi vive, attraverso un programma di exchange student, una specie di Erasmus intercontinentale. Elisa ha usufruito dell'opportunità durante gli anni della laurea specialistica che frequentava a Bologna e si è ritrovata alla University of Melbourne. E proprio grazie all'aiuto dell'ateneo bolognese tutto è stato più semplice: "sono stata aiutata moltissimo dalla mia università italiana" racconta Elisa "in pratica tutto quello che ho dovuto fare è stato scrivere il codice dell'Università di Melbourne nel test di inglese, in questo modo tutto è stato automatico. Un paio di mesi prima della partenza ho ricevuto una lettera ufficiale di accettazione e con questa ho potuto fare il visto online".
Ma cosa le è servito per partecipare? Innanzitutto un ateneo italiano che partecipa a questi programmi di scambio, gli exchange student, e poi una buona conoscenza della lingua inglese certificata attraverso i soliti IELTS o TOEFL. Certo, racconta Elisa, "l'impatto con l'accento australiano è stato abbastanza duro".
L'Università australiana funziona in modo diverso da quella italiana ed è molto più vicina a quella anglosassone. E', infatti, possibile scegliere più corsi nel dipartimento di riferimento (Elisa era iscritta al dipartimento di Arts, il nostro equivalente umanistico) e, su richiesta, è altrettanto possibile frequentare anche corsi di altri dipartimenti. Un'opportunità che permette di sperimentare diversi metodi di insegnamento, con qualche delusione e qualche sorpresa.
L'anno accademico, poi, è strutturato in modo diverso. Il primo semestre inizia a marzo, mentre il secondo inizia ad agosto. I semestri in realtà durano solo 12/15 settimane di corso più un periodo successivo per gli esami.
Per molti corsi di studio non esiste l'esame finale, ma è sufficiente presentare una tesina finale da consegnare una settimana circa dopo la fine del corso. Queste tesine costituiscono la base dalla quale viene poi deciso il voto, integrato anche da lavori durante il corso e dalle presenze in aula.
L'idea di Elisa riguardo l'università australiana è che sia più simile alla nostra scuola superiore: "sei molto seguito dai professori, si segnano le assenze, i professori tendono ad essere molto buoni con i voti e molto disponibili a confrontarsi con gli studenti anche per questioni pratiche".
Elisa nell'intervista racconta anche i costi che ha dovuto affrontare durante la sua permanenza di studio. Per cominciare, l'affitto è la spesa che incide di più sul budget. "Molto indicativamente una stanza in una casa condivisa può costare dai 500 AU$ in su (difficile mettere un limite, si trova davvero di tutti i prezzi)".
Le bollette, invece, solitamente sono meno care, considerando però sempre l'utilizzo che si fa e in quanti si riesce a dividere la casa.
I mezzi pubblici sono un capitolo a parte. I costi dell'abbonamento a Melbourne variano se si è studente locale o se si è studente internazionale. I primi hanno diritto ad uno sconto che permette loro di pagare per tutti i mezzi pubblici di trasporto solo 50$, mentre i secondi arrivano a pagare quasi il doppio.
Capitolo vitto e divertimenti. Dice Elisa, " ho la percezione che qui si spenda un po' meno, ma forse anche perché, volendo risparmiare, badavo poco alla qualità. A Melbourne c'e' poi l'ottimo Queen Victoria Market che aiuta moltissimo nelle economie. Le bevande alcoliche sono molto più care in Australia, mentre uscire a mangiare fuori è molto conveniente. Si può mangiare bene spendendo 12$ a testa".
Per chi intende seguire le orme di Elisa un consiglio pratico: contattare l'ufficio relazioni internazionali della propria università in Italia su eventuali scambi con università partner estere. E studiare molto bene l'inglese per avere la vita più facile al momento del soggiorno!