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Il curriculum funzionale o tematico

19 febbraio 2020

Hai poche esperienze lavorative?
Hai dei buchi temporali nel tuo CV?
Hai delle competenze particolari o di alto livello?
Se hai risposto sì ad una di queste 3 domande è il caso che tu prenda in considerazione il curriculum funzionale o tematico.

Cosa si intende?


Il cv standard, quello più utilizzato per intenderci, si basa su un racconto cronologico delle proprie esperienze, sia lavorative che formative che vengono elencate dalla più alla meno recente.
Il curriculum funzionale invece si struttura attorno alle competenze maturate, dando meno importanza alla linea temporale.
Per questo va a vantaggio di chi ha poche esperienze lavorative o ha dovuto assentarsi dal mondo del lavoro per un certo periodo.

Quando utilizzarlo?


Non dimenticare che l’obiettivo del curriculum non è scrivere la versione più cool, ma farti richiamare per il colloquio.
Quindi la scelta di come strutturare le informazioni all'interno del curriculum dipende da due fattori:
- La tipologia di offerta di lavoro/autocandidatura
- Le tue esperienze
Se l’offerta di lavoro o la posizione per cui ti candidi è altamente tecnica o richiede competenze specifiche e tu ne sei in possesso, è una buona idea darvi risalto in modo che con un colpo d’occhio il recruiter possa esclamare: “Ah, ha tutto quello che mi serve”.
Se non hai molte esperienze lavorative ma pensi di aver maturato delle competenze interessanti grazie ad altre esperienze, oppure se per vari anni sei stato lontano dal mondo del lavoro, concentrare l’attenzione sulle skills richieste dall'azienda o che per te sono le più interessanti per una certa posizione può salvarti dall'essere messo da parte.

Come si struttura?


Il curriculum classico viene suddiviso in queste sezioni principali: contatti, esperienze lavorative, formazione, competenze hard e soft, più un breve riassunto.
Il curriculum funzionale semplicemente sostituisce la sezione esperienze lavorative con una relativa alle aree di competenza, seguita in breve da una dedicata alle principali esperienze lavorative e ai titoli di studio.
In questo tipo di struttura diventa importante il breve riassunto che dà coerenza alla tua presentazione.

Pro e contro


Se dobbiamo scegliere tra i due modelli di cv, è naturale che dobbiamo contestualizzare la decisione.
I vantaggi del curriculum funzionale sono:
- Una struttura più flessibile per organizzare le informazioni in modo da colpire il recruiter
- Spostare l’attenzione sulle tua qualità, piuttosto che sulla tipologia delle esperienze
- Adatto per sottolineare competenze tecniche specifiche, per sottolineare competenze più soft come creatività o capacità persuasive, oppure se stai cercando di cambiare settore lavorativo e vuoi promuovere le competenze trasversali che hai maturato
Gli svantaggi riguardano invece:
- La difficoltà del recruiter di comprendere il percorso del candidato
- La maggiore difficoltà nel dimostrare la veridicità di quanto affermato