Definizione di Seconda generazione
Definire le seconde generazioni è meno scontato di quanto può sembrare. Rientrano in questa categoria concettuale casi assai diversi, che spaziano dai bambini nati e cresciuti nella società ricevente, agli adolescenti ricongiunti dopo aver compiuto un ampio processo di socializzazione nel paese di origine. Inoltre, complicano il quadro i figli di coppie miste, che nel sistema scolastico vengono equiparati ai minori di origine straniera, in quanto classificati come portatori di eterogeneità culturale.
Rumbaut (1997) ha introdotto un'interessante chiave di lettura per definire le diverse tipologie di immigrati di seconda generazione. Egli assume infatti, che vi sia una sorta di continuum scandito da situazioni socio-culturali e problematiche educative diverse, tra il soggetto nato nel paese ricevente da genitori stranieri, e quello che arriva intorno alla maggiore età, dopo aver ricevuto una prolungata socializzazione nel paese d'origine.
Le seconde generazioni diventano delle generazioni con gradi differenti cosi definite:
• Generazione 1,75: popolazione che emigra in età prescolare (0-5 anni) e svolge l'intera carriera scolastica nel paese di destinazione
• Generazione 1,50: è la generazione che ha cominciato il processo di socializzazione e la formazione primaria nel paese di origine, ma ha completato l'educazione scolastica all'estero.
• Generazione 1,25: soggetti che emigrano dal paese di origine tra i 13 e i 17 anni.
L'Italia essendo un paese di recente immigrazione, sta assistendo in questi anni alla formazione di una seconda generazione immigrata, in cui la componente minorile occupa una posizione dominante. Riferendosi al caso italiano, le seconde generazioni di immigrati, possono quindi essere individuate distinguendo tra: minori nati in Italia; minori ricongiunti; minori giunti soli (e presi in carico da progetti educativi realizzati in Italia); minori rifugiati; minori arrivati per adozione internazionale; figli di coppie miste.