Definizione di Agenda Setting
Nel linguaggio amministrativo e manageriale agenda setting significa stabilire un ordine del giorno da affrontare durante un convegno o una riunione: l'espressione è stata introdotta nelle scienze sociali alla fine degli anni '70 per definire il particolare fenomeno nella relazione tra media e pubblico da Maxwell McCombs e Donald Shaw, secondo i quali l'esposizione a determinate priorità nella diffusione delle notizie da parte dei media struttura la visione degli eventi e la loro priorità nelle opinioni del pubblico.
L'agenda setting rientra, dunque, in quel filone di studi della sociologia della comunicazione che si è interessato allo studio degli effetti di lungo termine dei mezzi di informazione sugli utenti: nel caso specifico, viene affermata la corrispondenza tra la rilevanza dei media data alle diverse questioni della realtà sociale (attraverso la sovraesposizione del tema nella diffusione di notizie e informazioni) e la gerarchia delle preoccupazioni (o priorità) percepita dagli utenti.
La teoria dell'agenda setting differisce dall'approccio critico della Scuola di Francoforte perché sostiene che i media non abbiano il potere di dire al pubblico “come” pensare, bensì di dare forma al “cosa” sul quale le persone riflettono e concentrano le proprie analisi della realtà. I media, in altre parole, orienterebbero l'attenzione del pubblico e, così facendo, modellerebbero la visione della realtà. Rendere saliente un determinato tema rispetto ad un altro, infatti, significherebbe, secondo tale approccio, impostare una priorità di discussione nell'opinione pubblica e nei pubblici che si troverebbero a costruire una realtà nella quale a spazio un determinato aspetto piuttosto che un altro.
Per un ulteriore approfondimento vedi L'agenda setting: quale influenza?