Definizione di Connotativo
Lo studioso francese R. Barthes (1915-1980), partendo da de Saussure per ampliarlo poi notevolmente, collega il concetto di rappresentazione (come mezzo di collegamento tra linguaggio e cultura) al concetto di mito.
Barthes parte dal presupposto che esistano due diversi livelli che cooperano con lo scopo di creare il significato: il primo livello è denotativo, è il livello base, semplice, descrittivo; il livello entro cui Barthes fa rientrare gli elementi di significato, significante e segno così come de Saussure li definisce. In altre parole i segni per come si presentano e per la relazione che stabiliscano tra significato e significante.
Il secondo livello è invece connotativo: i significanti che identifichiamo nel primo livello entrano in un tipo di codice successivo che li collega a significati più ampi, ai campi semantici della nostra cultura.
In questo livello il segno che si era identificato in precedenza assume lo stato di significante: si raggiunge in questo modo la dimensione di mito. Il mito, sostanzialmente, è un sistema semiologico, una rappresentazione; è ciò che trasforma il significato in forma, che circola all’interno della nostra vita quotidiana, creando in questo modo un mondo e un posto in esso per noi.
Per Barthes, la natura arbitraria del segno linguistico riceve una motivazione culturale solo all’interno del sistema mitologico.
Per ulteriore approfondimento, leggi l'articolo La rappresentazione e il linguaggio: gli studi di R. Barthes e Michel Focault