Il delitto di iniuria
Nella storia dell’umanità il diritto positivo ha sempre tutelato l’integrità della persona umana ispirandosi a principi giuridici pressocchè analoghi a quelli attuali. La normativa sulla responsabilità civile, in particolare, è stata costantemente segnata dalla tensione fra due tendenze: da un lato, la necessità di modificare il sistema legislativo in base all’evoluzione della società e alle sempre nuove esigenze di tutela e risarcimento; dall’altro, il bisogno di garantire tutela per situazioni che effettivamente ne fossero degne.
Le prime testimonianze sulla legislazione del danno risalgono ai frammenti di una tavoletta sumera del III millennio a.C., in cui erano elencate le pene pecuniarie private per le lesioni personali.
Nella Grecia classica, ad Atene, erano riconosciuti sia gli oltraggi che i danni veri e propri la vittima poteva chiedere il risarcimento in denaro indicando una somma che poi veniva approvata dal giudice.
Nell’antico diritto romano, fino al 460 a.C., l’amministrazione della giustizia era un privilegio riservato ai patrizi: non vi erano ancora leggi scritte, per cui le sentenze pronunciate dai consoli erano sempre a danno dei plebei; si punivano solo gli atti ritenuti illeciti dalla legge, anche se spesso il pretore amministrava la giustizia in modo arbitrario, stabilendo quali fatti tutelare o punire in base ai suoi interessi. Le cose mutarono con la compilazione delle leggi delle XII Tavole (duodecim tabolarum leges, 451-450 a.C.), contenenti regole di diritto privato e pubblico. Esse (le XII tavole) costituiscono la prima redazione scritta di leggi nella storia di Roma e rivestono una fondamentale importanza in quanto offrono il quadro normativo più antico di danneggiamento per atto dell’uomo, indicando una serie di casi per i quali si prevedeva l’irrogazione di una sanzione diversa da quella ordinaria (rei persecutio) . Rileva, in particolare, la Tab. 8 contenente l’elenco di alcune importanti ipotesi di fatti illeciti causati da un’azione umana:
a) aver introdotto il bestiame nel terreno altrui per farlo pascolare, actio de pastu (tab.8.7).
La sanzione era diversa, a seconda che l’autore del danno fosse un soggetto pubere (capace di intendere e di volere) o impubere: nella prima ipotesi, la punizione prevista era la pena capitale, nella seconda, invece, il magistrato poteva costringere l’impubere a risarcire il danno arrecato, nella misura del doppio.
b) Il taglio senza giustificazione giuridica degli arbores altrui (tab. 8.11).
La pena prevista era una sanzione pecuniaria pari a 25 assi per ogni albero tagliato.
c) L’incendio non doloso della casa o del frumento accatastato in vicinanza di essa (tab. 8.10).
La sanzione prevista era diversa, a seconda che l’incendio fosse doloso o colposo: in particolare, nella prima ipotesi, l’autore veniva punito con la pena capitale, nella seconda, aveva l’obbligo di corrispondere il valore del danno arrecato. La sanzione variava anche in relazione al valore dell’immobile.
d) La ossis fractio di un servo o di un uomo libero.
In essa ciò che si sanzionava non era il damnum causato, ma l’intenzione di chi lo aveva determinato: “chi con la mano o con un bastone ha rotto l’osso di un uomo libero paghi la pena di 300 assi, se di uno schiavo di 150”.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Daniela Tamburrino |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Adelaide Caravaglios |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La procedura esecutiva personale sul debitore insolvente
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi