Evoluzione e antropologia: prospettive per superare un lungo fraintendimento
Il mio obiettivo in questo lavoro è stato quello di proporre alcuni spunti di riflessione sull’essere umano che siano in grado di far collaborare fruttuosamente prospettive antropologiche ed evoluzionistiche, nella convinzione che entrambe abbiamo qualcosa da dire riguardo a quello che siamo.
Credo che sia giunto il momento di istituzionalizzare un filone di ricerca che, pur alimentandosi delle singole competenze disciplinari, sia in grado di andare oltre, per creare un discorso globale sull’essere umano in tutta la sua complessità.
In questo lavoro ho cercato di dare un piccolo contributo a questa operazione epistemologica di ridefinizione degli oggetti della ricerca scientifica (piccola nota: forse non tutti saranno d’accordo con questa impostazione, ma quando parlo di ‘ricerca scientifica’ includo anche l’antropologia culturale e tutte le altre scienze umane e sociali). La ricerca, per come io la intendo, dovrebbe subordinare gli specialismi disciplinari ad obiettivi più generali che non possono essere compresi completamente solo da un unico punto di vista. L’idea è quella di studiare lo stesso fenomeno – declinato in termini generali – da più posizioni, piuttosto che osservare più cose da un punto di vista fisso.
Partendo dalla premessa che l’antropologia culturale oggi mantiene colpevolmente una visione limitata di quelli che sono gli scenari e i modelli dell’evoluzione umana, ho cercato di mostrare come al contrario potrebbe essere utile per l’antropologia prendere a prestito alcuni concetti e rappresentazioni elaborati in ambito evoluzionistico.
Tengo a precisare che non propongo di ricondurre la cultura a una dimensione puramente biologica: questa operazione sarebbe semplicemente inaccettabile. Quello che intendo sostenere è invece l’adozione di una prospettiva evoluzionistica anche nel campo del cambiamento e della diversità culturale, sfruttando per analogia le argomentazioni prodotte nelle ricerche sul cambiamento e sulla diversità biologica.
Così, nel primo capitolo, ho cercato di mostrare come l’evoluzione potrebbe rappresentare anche per le scienze sociali quello che è già per le scienze della vita: una cornice di riferimento all’interno della quale pensare i vari temi, illlustrando a questo fine alcuni elementi che accomunano l’approccio antropologico e l’approccio evoluzionista.
Nel secondo capitolo ho introdotto la fondamentale distinzione fra i diversi modi di concepire l’‘evoluzione’. Bisogna infatti tenere presente che quando parliamo di ‘evoluzione’ ci possiamo riferire a: un dato di fatto della natura, la teoria scientifica che spiega questo dato di fatto (presentata nel terzo capitolo), e, da ultimo, una filosofia sociale che pretende di fondarsi sull’ordinamento naturale spiegato dalla teoria scientifica. Fissato questo punto, ho cercato di evidenziare come l’antropologia evoluzionista abbia fatto proprio un concetto di evoluzione già lontano dalla sua pertinenza scientifica, adottando piuttosto una filosofia sociale progressionista che poco aveva a che fare con l’evoluzione in quanto processo naturale. La proposta è così quella di abbandonare una visione superata di ‘evoluzione’ per rivolgersi a quello che è oggi l’‘evoluzione’ in termini scientifici.
Nel quarto capitolo ho parlato invece di evoluzione culturale, presentando e criticando tre differenti approcci per rendere conto del cambiamento culturale partendo da un’impostazione evoluzionista. La diversità delle proposte trattate deve essere considerata come un chiaro esempio di come in realtà non esista un unico modo di intendere l’evoluzione ma che, al contrario, esistono diversi approcci epistemologici che guidano i modelli presentati.
Nel quinto capitolo ho cercato di evidenziare somiglianze, differenze e contrasti tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale, per mostrare come la loro coevoluzione ha caratterizzato la storia della nostra specie e quella delle specie nostre antenate, argomento approfondito nel sesto capitolo.
Per concludere ho voluto gettare uno sguardo su un tema quanto mai caro ad antropologi ed evoluzionisti: la diversità. Culturale da una parte, biologica dall’altra, credo che in generale la diversità potrebbe rappresentare uno dei temi sui quali la collaborazione tra i due campi disciplinari si potrebbe rivelare particolarmente feconda per lavori futuri.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Loris Bendotti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Antropologia culturale ed etnologia |
Relatore: | Telmo Pievani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 190 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Memetica e nuovi media
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi