Terrorismo e stranieri: le novità introdotte dalla legge 155/2005
Le norme contenute nella l. 31 luglio 2005, n. 155, di conversione del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, recante « Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale », si collocano nel quadro delle reazioni che hanno seguito, nel nostro come in molti altri stati europei, gli attentati terroristici verificatisi a Londra il 7 luglio 2005.
L’intervento legislativo, dunque, al pari di quelli adottati successivamente ai tragici eventi dell’11 settembre 2001 , si caratterizza per una logica emergenziale fortemente condizionata dall’emotività del momento che, nonostante l’ampiezza e la portata delle innovazioni introdotte in svariati settori dell’ordinamento, non ha lasciato molto spazio per una riflessione in sede parlamentare, come attestato anche dai tempi quasi record di conversione del decreto legge.
Fino all’entrata in vigore di alcune disposizioni previste dalla legge ad oggetto, eventuali sanzioni nei confronti di stranieri sospetti, indagati o condannati per reati in materia di terrorismo derivavano dall’applicazione delle norme comuni che regolano la condizione giuridica degli stranieri e dalle norme comuni vigenti in materia di prevenzione e repressione degli atti di terrorismo.
Invece dall’agosto del 2005 il non cittadino può essere soggetto anche a norme speciali dedicate agli stranieri nell’ambito delle nuove misure di prevenzione e di repressione del terrorismo, repressive ( v. infra cap. 1 ) o premiali che siano ( v. infra cap. 2 ), ed è proprio quella di evidenziare quest’aspetto nuovo del nostro ordinamento, la finalità di questo lavoro.
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Informazioni tesi
Autore: | Pierpaolo Indino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze dei servizi giuridici |
Relatore: | Stefania Carnevale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 58 |
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