Il fenomeno sportivo nello Stato italiano tra la teoria pluralistico-ordinamentale e l'impostazione statualistica
Il fenomeno sportivo, inteso quale attività organizzata stabilmente sia a livello nazionale che internazionale, ha acquisito oggigiorno una enorme rilevanza, non solo dal punto di vista socio-economico, ma anche da quello prettamente giuridico. Il suo sviluppo è legato al ripristino dei giuochi olimpici del 1894 e al conseguente passaggio all’agonismo a programma illimitato, ossia ad un diverso modo di praticare lo sport: infatti, questo non viene più visto esclusivamente quale attività da praticarsi in modo occasionale, dove l’agonismo è limitato ai soli gareggianti, ma quale attività che si svolge senza limiti di tempo e di spazio per il perseguimento dei valori sportivi in senso assoluto.
Questo nuovo concetto di sport ha rivoluzionato tutto il settore: è proprio intorno ai primi anni del XX secolo che vengono a costituirsi le prime forme di organizzazione in grado di assicurare che le varie pratiche sportive siano eseguite secondo un programma che ne colleghi formalmente i risultati, sia nello spazio che nel tempo, tramite la predisposizione e l’applicazione di specifiche regole e di nuovi meccanismi di controllo, di accertamento e archiviazione dei risultati.
In particolare, nello Stato italiano tali organizzazioni trovano la propria rappresentazione nel C.O.N.I. e nelle federazioni sportive nazionali, che provvedono a regolamentare le differenti discipline sportive e a governare tutto il settore a livello nazionale.In tal modo, il fenomeno sportivo viene a presentarsi come un insieme di elementi coordinati tra loro, dotato di un proprio apparato organizzativo, di propri soggetti e di proprie norme.Tuttavia, si deve tener conto che tale struttura esplica le proprie funzioni e persegue le proprie finalità all’interno dell’ordinamento statale, il quale ha mostrato più volte il suo interesse per tale materia.Il legislatore statale ha infatti emanato una apposita legge per la disciplina del C.O.N.I. e delle federazioni sportive nazionali o per la regolamentazione del rapporto di lavoro sportivo, è intervenuto per dare una soluzione a specifici problemi attinenti, in particolare, alla frode sportiva e al doping; recentemente, poi, ha cercato di regolare i rapporti tra la giustizia statale e quella sportiva attraverso la legge n. 17 ottobre 2003, n. 280.La progressiva importanza assunta dal fenomeno sportivo, i numerosi interventi dello Stato in tale ambito, nonché i vari contrasti verificatisi tra quest’ultimo e l’organizzazione sportiva, hanno spinto la dottrina ad individuare una giusta e precisa collocazione del fenomeno sportivo all’interno della realtà statuale.In un primo tempo, la dottrina, in particolar modo M. S. Giannini, ha applicato la teoria sulla pluralità degli ordinamenti giuridici, formulata da S. Romano, al fenomeno sportivo: quest’ultimo costituirebbe un vero e proprio ordinamento giuridico che viene ad esplicare le proprie funzioni e a perseguire le proprie finalità all’interno dello Stato, ma che allo stesso tempo si distingue da esso in quanto dotato di un proprio apparato organizzativo, di propri soggetti, sia persone fisiche che giuridiche, e di un proprio sistema normativo. Recentemente, però, la teoria pluralista è stata messa in discussione da una ulteriore ipotesi ricostruttiva, in chiave statualistica, del fenomeno sportivo, formulata da L. Di Nella, secondo il quale esso deve essere visto non come un ordinamento giuridico, originario ed autonomo, ma come fenomeno rientrante all’interno dell’ordinamento statale.Oggetto di tale lavoro sarà, di conseguenza, lo studio dei rapporti sussistenti tra ordinamento statale e fenomeno sportivo alla luce di entrambe le teorie poc’anzi accennate, in modo tale da poter individuare quale sia l’esatta collocazione di tutta l’organizzazione sportiva all’interno dello Stato italiano.A tal fine, dovranno essere esaminati tutti quegli aspetti del settore sportivo in cui viene ad operare anche l’ordinamento statale attraverso i propri atti normativi o l’intervento dell’autorità giudiziaria.La tesi verrà suddivisa così in due parti: nella prima, dopo un breve cenno all’evoluzione storica dello sport e delle varie organizzazioni internazionali e nazionali, quali il C.I.O., il C.O.N.I. e le federazioni, verranno esposte le due teorie formulate a proposito del fenomeno sportivo, ossia quella pluralistico-ordinamentale e quella statualistica.Nella seconda parte, invece, si cercherà di delineare quale sia la relazione sussistente tra il fenomeno sportivo e lo Stato italiano; verranno così prese in considerazione quelle specifiche materie la cui disciplina è dettata sia dalle norme sportive che da quelle statali.
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Jannuzzi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Leonardo Ferrara |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 319 |
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