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Il governo Thatcher nella stampa inglese: dall'elezione del 1979 alla guerra delle Falklands

Non è sbagliato o eccessivo occuparsi degli anni Ottanta in Gran Bretagna parlandone come di un periodo di cambiamenti così radicali da apparire quasi rivoluzionari. Non è un caso che gran parte della bibliografia esistente sull’argomento e pubblicata dagli anni Ottanta ad oggi ne parli in questi termini e che molto raramente non appaia la parola “rivoluzione” nelle pagine di questi testi. Principale protagonista di questa “rivoluzione” fu Margaret Hilda Thatcher, la leader conservatrice andata al governo in Gran Bretagna nel 1979 e, tra alti e bassi, rimasta al suo posto sino al 1990, anno delle sue dimissioni. I suoi anni in Parlamento furono così incisivi nella vita del suo paese tanto da lasciare ai posteri un “ismo” coniato dal suo nome e poi tradotto in tutte le lingue: Thatcherism. Perché il Regno Unito non è stato più lo stesso dopo “il decennio Thatcher”? Perché un paese importantissimo nello scenario internazionale come la Gran Bretagna fu così sconvolto da un premier che lo accompagnò non solo attraverso un cambiamento politico-economico ma anche (forse la vera rivoluzione) sociale e culturale? Cosa aveva, insomma, di così speciale questa donna?
È attraverso la stampa di quegli anni , e in particolar modo attraverso l’analisi di una serie di articoli tratti da The Daily Telegraph e da The Times, che si vuole ricostruire questa vicenda. Si tenterà di seguire i passi di Margaret Thatcher e del suo governo attraverso gli anni del primo mandato (1979-1983) e si utilizzeranno come confini temporali la campagna elettorale del 1979 e il conflitto nelle isole Falkland (1982). Tali confini saranno però abbastanza elastici da permettere di comprendere la Gran Bretagna che ha appoggiato l’avvento della Iron Lady nel 1979 e per lasciar intravedere la prosecuzione dell’era Thatcher oltre il 1983. In questo contesto storico, politico e culturale la stampa sarà considerata come testimone di quegli anni, documento primario per la ricostruzione dei fatti. Insieme alla stampa saranno inserite citazioni da diversi saggi, articoli e monografie dedicati a Margaret Thatcher e alla Gran Bretagna dei primi anni Ottanta. La maggior parte di queste opere fu scritta durante gli anni del Thatcherismo ma, proprio perché gli autori furono generalmente accompagnati da buona capacità critica e da prove documentate, è un insieme di opere che si può considerare ulteriore documento per il lavoro.
Il primo capitolo affronterà un’analisi storica e critica degli avvenimenti che portarono all’elezione di Margaret Thatcher prima alla carica di leader del partito conservatore e poi a quella di primo ministro, senza tralasciare un discorso sui valori e sulle idee della Lady di Ferro. Nel secondo capitolo invece si inizierà a leggere la vicenda Thatcher attraverso le pagine di The Daily Telegraph dei primi sei mesi di governo sino, dunque, alla fine del 1979 per poi, nel resto del lavoro, analizzare alcuni fatti salienti attraverso le pagine di The Times che non fu in edicola per gran parte del 1979 a cause di forti agitazioni per il trasloco delle attività dalla sede di Fleet Street alla zona di Wapping, e per l’introduzione di nuove tecnologie nella stampa del quotidiano, che avrebbero portato al taglio di diversi posti di lavoro. Per quanto riguarda i primi anni Ottanta il fatto sul quale ci si soffermerà più a lungo sarà la guerra nelle isole Falkland. La guerra sarà occasione per concludere il discorso sulle scelte di campo della stampa dell’epoca, viste attraverso la lettura di un quotidiano (The Times) che appoggiò di fatto le politiche del governo conservatore. Il fine di questo lavoro vuole essere quello di raccontare quattro anni di Storia inglese e di mettere in evidenza la parzialità della stampa britannica rispetto ai fatti per, in un certo senso, mettere in questione l’idea per la quale in Italia ci si riferisce spesso al giornalismo anglosassone come imparziale e autorevole. Senza nulla togliere al prestigio di testate come The Daily Telegraph e The Times, si vuole qui evidenziare la scelta di campo filo-conservatrice che entrambe le testate fecero durante l’era Thatcher, per dimostrare come “l’essere al di sopra delle parti” non sia semplice e scontato, neppure nel mitizzato mondo del giornalismo britannico.

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Introduzione Introduzione Non è sbagliato o eccessivo occuparsi degli anni Ottanta in Gran Bretagna parlandone come di un periodo di cambiamenti così radicali da apparire quasi rivoluzionari. Non è un caso che gran parte della bibliografia esistente sull’argomento e pubblicata dagli anni Ottanta ad oggi ne parli in questi termini e che molto raramente non appaia la parola “rivoluzione” nelle pagine di questi testi. Principale protagonista di questa “rivoluzione” fu Margaret Hilda Thatcher, la leader conservatrice andata al governo in Gran Bretagna nel 1979 e, tra alti e bassi, rimasta al suo posto sino al 1990, anno delle sue dimissioni. I suoi anni in Parlamento furono così incisivi nella vita del suo paese tanto da lasciare ai posteri un “ismo” coniato dal suo nome e poi tradotto in tutte le lingue: Thatcherism. Perché il Regno Unito non è stato più lo stesso dopo “il decennio Thatcher”? Perché un paese importantissimo nello scenario internazionale come la Gran Bretagna fu così sconvolto da un premier che lo accompagnò non solo attraverso un cambiamento politico- economico ma anche (forse la vera rivoluzione) sociale e culturale? Cosa aveva, insomma, di così speciale questa donna? E’ attraverso la stampa di quegli anni , e in particolar modo attraverso l’analisi di una serie di articoli tratti da The Daily Telegraph e da The Times, che si vuole ricostruire questa vicenda. Il racconto non è facile. Il nostro passato ci viene presentato per mezzo di interpretazioni già confezionate che recepiamo leggendo i libri di Storia. Per alcuni avvenimenti che hanno segnato a fondo l’umanità vi sono interpretazioni che sono nate, cresciute e che hanno, per così dire, messo radici nelle nostre menti, nella nostra cultura per diventare parte della Storia stessa. La Storia è fatta di parole e spesso una stessa parola può essere ricca di significati e di diverse connotazioni. Più recenti sono i fatti, più possono essere ancora oggetto di opposte interpretazioni, soprattutto nel caso in cui chi ce li narra li ha anche vissuti. E’ il caso del decennio Thatcher che noi guardiamo da un punto di osservazione ancora molto vicino. Anthony Seldon lo spiega chiaramente:

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Parole chiave

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