Skip to content

Prestiti e calchi dall'inglese nelle cronache calcistiche

Il presente lavoro ha per oggetto gli influssi linguistici inglesi osservabili nelle cronache calcistiche della Gazzetta dello Sport, nei primi cinquant'anni anni di vita del giornale sportivo milanese, ossia dal 1897 al 1945.
La scelta della materia d'indagine è stata suggerita dalla quasi assoluta mancanza di studi precedenti: infatti, anche se la questione degli anglicismi è stata spesso toccata da diversi studiosi, le ricerche specifiche sull'argomento si riducono a pochissimi brevi contributi lessicografici pubblicati sulla rivista "Lingua Nostra".
Lo spunto per la trattazione di questo argomento ci è stato offerto dall'articolo di Giacomo Devoto, pubblicato proprio sulla prestigiosa rivista fiorentina nel 1939, intitolato "Le cronache del calcio", in cui l'illustre italianista scrisse: "[...]che la storia del lessico calcistico italiano è un argomento più interessante e fruttuoso come tesi di laurea in lettere di tanti altri più o meno illustri e rifritti, importa ora stabilire che il lessico, per quanto importante in sé, è soltanto un mezzo di definizione di una lingua speciale: esso si inserisce, senza possibilità di confini netti, nell'insieme degli effetti e dei contrasti in una lingua".
Pur condividendo in toto le affermazioni di Devoto, ci siamo tuttavia resi conto dell'impossibilità materiale di trattare tutti gli aspetti connessi al linguaggio delle cronache calcistiche, come lo stile, il tono del linguaggio giornalistico-sportivo, o gli aspetti fonologici legati agli anglicismi. Per questo motivo il nostro lavoro è quasi esclusivamente incentrato sull'analisi degli influssi inglesi nel linguaggio calcistico e sul processo più o meno rapido di sostituzione degli stessi. Ma, siccome la lingua non è un corpus autonomo, slegato dalla storia e dalla vita degli uomini, non possiamo pretendere di parlare di "questioni linguistiche", senza tenere conto delle cause, anche se a volte remote, storiche e sociali che hanno avuto nella lingua la loro espressione più evidente; sarebbe come pretendere di avvicinarsi ad un iceberg per ammirarne la punta ignorando la pericolosità della parte sommersa. In altre parole non possiamo pretendere di analizzare la lingua delle cronache calcistiche fingendo di ignorare l'esistenza e le origini del gioco del calcio.
Ci è pertanto sembrato opportuno premettere un capitolo introduttivo di carattere storico, senza voler pretendere di apportare novità a quanto già scritto in merito, facendolo poi seguire da un appendice contenente le diciassette regole di gioco. In secondo luogo si è proceduto ad individuare alcuni aspetti storico-linguistici direttamente connessi, anche se in termini generali, alla "questione della lingua", vuoi accennando alle prese di posizione dei più illustri studiosi dell'epoca presa in esame, concernenti i rapporti tra la lingua italiana e le lingue straniere, vuoi cercando di individuare i canali di diffusione degli anglicismi legati al mondo del calcio. Infine si è cercato di individuare concretamente, traendo "la materia grezza" dalle cronache calcistiche della Gazzetta dello Sport, gli influssi inglesi nei resoconti del giornale milanese. La scelta della testata meneghina è stata fatta in base a due criteri: da un lato la Gazzetta dello Sport è nata proprio negli anni in cui il football andava diffondendosi in Italia; in secondo luogo si è voluto seguire un "filo di continuità", una sola "linea editoriale" in grado di mostrare i graduali cambiamenti della lingua senza dovere "procedere a sbalzi".

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
2 INTRODUZIONE Il presente lavoro ha per oggetto gli influssi linguistici inglesi osservabili nelle cronache calcistiche della Gazzetta dello Sport, nei primi cinquant'anni anni di vita del giornale sportivo milanese, ossia dal 1897 al 1945. La scelta della materia d'indagine è stata suggerita dalla quasi assoluta mancanza di studi precedenti: infatti, anche se la questione degli anglicismi è stata spesso toccata da diversi studiosi, le ricerche specifiche sull'argomento si riducono a pochissimi brevi contributi lessicografici pubblicati sulla rivista "Lingua Nostra". Lo spunto per la trattazione di questo argomento ci è stato offerto dall'articolo di Giacomo Devoto, pubblicato proprio sulla prestigiosa rivista fiorentina nel 1939, intitolato "Le cronache del calcio", in cui l'illustre italianista scrisse: "In attesa che qualche studente non privo del tutto di fantasia si renda conto che la storia del lessico calcistico italiano è un argomento più interessante e fruttuoso come tesi di laurea in lettere di tanti altri più o meno illustri e rifritti, importa ora stabilire che il lessico, per quanto importante in sé, è soltanto un mezzo di definizione di una lingua speciale: esso si inserisce, senza possibilità di confini netti, nell'insieme degli effetti e dei contrasti in una lingua"( 1 ). Pur condividendo in toto le affermazioni di Devoto, ci siamo tuttavia resi conto dell'impossibilità materiale di trattare tutti gli aspetti connessi al linguaggio delle cronache calcistiche, come lo stile, il tono del linguaggio giornalistico-sportivo, o gli aspetti fonologici legati agli anglicismi. Per questo motivo il nostro lavoro è quasi esclusivamente incentrato sull'analisi degli influssi inglesi nel linguaggio calcistico e sul processo più o meno rapido di sostituzione degli stessi. Ma, siccome la lingua non è un corpus autonomo, slegato dalla storia e dalla vita degli uomini, non possiamo pretendere di parlare di "questioni linguistiche", senza tenere conto delle cause, anche se a volte remote, storiche e sociali che hanno avuto nella lingua la loro espressione più evidente; sarebbe come pretendere di avvicinarsi ad un iceberg per ammirarne la punta ignorando la pericolosità della parte sommersa. In altre parole non possiamo pretendere di ( 1) G. Devoto, Le cronache del calcio, "Lingua Nostra", Sansoni, Firenze 1939, p. 18.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

anglicismi
calchi dall'inglese
cronache calcistiche
gazzetta dello sport
linguistica
giornalismo sportivo
cronache sportive

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi